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Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

Dalla fine del 2017, da novembre per la precisione, è tornato a far parlare di sé uno dei marchi più celebrati nel mondo delle batterie made in USA. La Rogers Drums USA ha infatti presentato una nuova versione del rullante Dyna-Sonic, tamburo che a suo tempo, intorno alla metà dello scorso secolo, aveva letteralmen

Dalla fine del 2017, da novembre per la precisione, è tornato a far parlare di sé uno dei marchi più celebrati nel mondo delle batterie made in USA. La Rogers Drums USA ha infatti presentato una nuova versione del rullante Dyna-Sonic, tamburo che a suo tempo, intorno alla metà dello scorso secolo, aveva letteralmente “cambiato le regole del gioco”.

Il nuovo Dyna-Sonic ha i fusti realizzati con cinque strati di acero del Nord-America  dotati di cerchi di rinforzo della stessa essenza. L’interno presenta l’accattivante finitura definita ‘a macchia di legno da frutta’, mentre per l’esterno sono disponibili i rivestimenti White Marine Pearl, Black Diamond Pearl e Silver Sparkle per entrambe le versioni disponibili, da 14″ x 5″ e da 14″ x 6,5″. Sui fusti campeggia l’elegante e classico script logo badge, con il nome dell’azienda scritto in corsivo.

Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

I fusti sono equipaggiati con 10 blocchetti modello Bread & Butter, caratteristici del periodo d’oro dell’azienda USA, macchinetta tendicordiera modello Clock Face, sordina interna azionata da una manopola rotonda, cerchi a tripla flangia, con il cerchio inferiore dotato dei cosiddetti snare gates, alloggiamenti rettangolari necessari per ospitare  l’innovazione che a suo tempo rese unico e avveniristico il rullante Dyna-Sonic, vale a dire il sistema “Choke Free” ossia a cordiera parallela.

Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

In buona sostanza la cordiera metallica a 20 fili viene montata all’interno di una cornice rettangolare in acciaio; il tendicordiera (strainer) ha la sola funzione di avvicinare i fili alla pelle risonante del tamburo e non anche quella di tendere i fili stessi (la tensione della cordiera è comunque regolabile tramite una singola vite presente sulla cornice metallica).
Tale sistema consente di far vibrare il fusto del rullante in totale libertà, visto che la cordiera non può in nessun modo, anche se tirata al massimo, andare a ‘stroppare’ la pelle risonante (per questo il sistema della cordiera parallela è stato brevetto come “Choke-free floating snare rail system”).

All’epoca, la maggioranza dei rullanti Dyna-Sonic prodotti era stata realizzata in metallo (Chrome Over Brass, ossia fusti in ottone cromato); i nuovi modelli si rifanno quindi agli esemplari in legno, all’epoca d’oro dell’azienda prodotti in non più di 3.000 esemplari circa, quindi molto ricercati dai collezionisti e dagli amanti del vintage. I fusti erano allora realizzati con cinque strati di acero e pioppo, laccati all’interno con vernice trasparente, con cerchi di rinforzo in acero.
Un rullante dal suono incredibilmente bello, al cui sviluppo contribuì, con i suoi preziosi consigli, lo stesso Buddy Rich, per un certo periodo endorser di punta della Rogers. 

Così scriveva il product designer Joe Thompson il 16 gennaio 1962 nella richiesta di brevetto per lo snare rail system del Dyna-Sonic: “Lo scopo di questa invenzione è di offrire un rullante con la cordiera ‘fluttuante’, che possa essere tesa senza esercitare pressione sulla pelle risonante, su un tamburo privo di snare beds“.

Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

Definizione assoluta del suono, facilità di accordatura, versatilità, ma soprattutto sensibilità a qualsiasi livello dinamico le caratteristiche principali, oggi come allora, di questi tamburi, realizzati da un team che, sotto il nome collettivo di Rogers Drum USA, riunisce un manipolo di veterani musicisti, costruttori ed esperti di vintage, intenzionati a riportare in auge il buon nome dello storico marchio.
Un marchio all’apice del successo tra gli anni ’50 e ’70 dello scorso secolo grazie alle sue innovazioni sia nella costruzione dei tamburi sia nello sviluppo di un hardware più moderno, adottato da straordinari batteristi quali Earl Palmer, Louie Bellson, Mike Fleetwood, Tommy Ramone e decine di altre drum stars, oltre al già citato Buddy Rich.

Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

Oltre ai Dyna-Sonic, la Rogers Drums USA ha creato una linea completa di pezzi di ricambio per l’hardware in dotazione sui suoi rullanti, che possono essere montati anche sugli strumenti vintage: blocchetti (sia nella citata versione Bread & Butter sia in quella successiva Beavertails, in suo fino al 1970), cerchi, macchinetta throw-off, butt-end, sordina, badge, cordiera a 20 fili in acciaio e snare rail. 

Altro prodotto in catalogo, a sua volta una rilettura di un classico dell’epoca d’oro dell’azienda, il pedale Dyno-Matic, sorta di versione aggiornata dello storico pedale per cassa inserito nella linea hardware Swivo-Matic.

Rogers Dyna-Sonic: il ritorno di un rullante leggendario

Nata nel 1849 per iniziativa di Joseph H. Rogers, l’azienda era inizialmente specializzata nella realizzazione di pelli animali per tamburi e banjo e aveva sede in Brewster’s Station, New York, presto affiancata da un secondo sito produttivo a Farmingdale, nel New Jersey. 

Nel 1930 Cleveland S. Rogers, nipote di Joseph H., iniziò la costruzione di tamburi a Farmingdale; l’azienda fu da lui venduta nel 1955 al distributore Henry Grossman, che ne trasferì la sede a Covington, nell’Ohio. Seguirono i 10 anni considerati l’età dell’oro della Rogers, grazie alle congiunte capacità di Grossman, dell’inventore Joe Thompson e del marketing manager Ben Strauss. Nel 1966 l’azienda fu ceduta alla CBS, che nel 1983 la vendette insieme alla Fender ad alcuni imprenditori privati che l’anno seguente dismisero la produzione di batterie. 

Tra il 1984 e il 1998 il marchio passò alla Island Music, quindi alla Brook Mays Music Company di Dallas, che provò a rilanciarlo con una serie di kit per principianti dal prezzo contenuto, ma di buona qualità, costruiti a Taiwan dalla Peace. Nel 2006 il marchio fu acquistato dalla Yamaha Corporation of America, ceduto nel 2013 a Joseph Chen, allora presidente della Dixon Drums. Infine, nel novembre 2017, la rinascita della Rogers con la riedizione del leggendario Dyna-sonic a opera della Rogers Drums USA.

I prodotti Rogers sono distribuiti a livello internazionale dalla Big Bang Distribution.