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Lo sfogo di Claudio Trotta (Barley Arts) sul Secondary Ticketing

Dopo mesi di indagini, "rimpalli", scandali, situazioni apparentemente senza vie di uscita, Claudio Trotta, patron e fondatore della grande società organizzatrice di eventi e concerti Barley Arts, non ce l'ha più fatta a mordersi la lingua e in un articolato post sulla sua pagina facebook ha preso il toro per le corn

Dopo mesi di indagini, “rimpalli”, scandali, situazioni apparentemente senza vie di uscita, Claudio Trotta, patron e fondatore della grande società organizzatrice di eventi e concerti Barley Arts, non ce l’ha più fatta a mordersi la lingua e in un articolato post sulla sua pagina facebook ha preso il toro per le corna, mettendo in chiaro che nonostante il polverone suscitato dal servizio de Le Iene sul secondary ticketing, di cui era protagonista lui stesso come promotore di alcune denunce verso questo sistema altamente malato, nulla sta realmente cambiando.

Nonostante tutto…” scrive Trotta “le iene, le indagini della procura della repubblica di Milano, gli esposti della Siae alla Procura di Roma con relativi risultati a favore della Siae, gli esposti alla Antitrust, le audizioni alla Camera di alcune parti in causa fra cui anche io, le nostre battaglie, le prese di posizione di pochi come Fabi, Pelù, Ron, Levante, Ligabue, Elio, Zampaglione, Maioli, Salzano e pochi altri che magari ora dimentico, la nostra conferenza ‘La negazione del secondary ticketing’ e quant’altro… dicevo nonostante tutto questo… vorrei segnalarvi che non c’è un artista italiano o internazionale che sia che lavorasse con Live Nation […] che abbia realmente ed effettivamente rotto i rapporti con loro.

Probabilmente questo può sembrare a prima vista un diretto attacco ad una società concorrente, ma Trotta prosegue approfondendo la questione: “qualcuno ha ‘sospeso’ i rapporti per poi non spiegare mai cosa significasse e utilizzando, a quanto scritto anche da loro, comunque staff “free lance” e organizzatori locali molto vicini a Live Nation, tutti gli stranieri continuano imperterriti alla faccia delle loro canzoni e dei loro proclami anti…qua anti là… ma solo anti… quando non riguardi la loro carriera, il loro portafoglio, il loro business… anzi anche peggio molti si nascondono lavorando con società collaterali a Live Nation alcune delle quali anche ipocritamente chiamate Indipendente o in altra maniera più creativa in inglese.

Sono quindi accuse molto gravi quelle del fondatore di Barley Arts, che non ha paura di puntare bene il dito, senza risparmiare i giornalisti, nella parte finale del suo post, che a suo dire non si sono minimamente preoccupati di fare alcuna domanda agli artisti coinvolti, vuoi nel caso di Robbie Williams a Sanremo, ma soprattutto, vista la sede ancor più appropriata, ai Coldplay, riferendosi all’intervista tenuta da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa.

…non gli ha chiesto nulla di 20 mila e passa biglietti che non si capisce dove siano almeno a leggere l’esposto della Siae che parla di meno di 100.000 biglietti venduti come da C1 (una volta detto Borderò per intenderci, insomma il documento che dice quanti biglietti sono stati venduti).

Lo sfogo di Claudio Trotta (Barley Arts) sul Secondary Ticketing

Photo by Bertrand
Licenza Creative Commons

Uno sfogo duro, quindi, che non fa sconti a nessuno e che viene direttamente da uno dei massimi esponenti dello spettacolo del nostro paese, da anni a fianco dei grandi (da Bruce Springsteen, agli AC/DC a… l’elenco sarebbe davvero troppo lungo). Da colui che per primo a portato le sue denunce in tribunale ma che probabilmente, dall’esterno ma soprattutto dall’interno, sta vedendo l’iter sempre più bloccato in un pantano (non solo italiano a dire il vero).

Seguirà una risposta diretta di Live Nation o degli artisti coinvolti (anche se non nominati direttamente)? Staremo a vedere.
Intanto, come già sapete dalle nostre numerose news, il dato reale è che su taluni siti al centro della bufera continuano a comparire vendite e addirittura prevendite quando ancora non esistono neanche i biglietti stampati.

In un modo o nell’altro Trotta ci fa pensare, con la sua chiusura “come dice un vecchio detto: passata la festa gabbato lo santo“.

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