HomeAll NewsIl Pulitzer a un rapper? Kendrick Lamar è il primo

Il Pulitzer a un rapper? Kendrick Lamar è il primo

Con il suo ultimo album Damn aveva già portato a casa ben 5 Grammy Award e ora Lamar si aggiudica anche il prestigioso premio Pulitzer per la musica. È la prima volta in assoluto che viene assegnato a un rapper, per molti il più talentuoso della sua generazione, e la cosa si presta a una riflessione sull'evoluzione

Con il suo ultimo album Damn aveva già portato a casa ben 5 Grammy Award e ora Lamar si aggiudica anche il prestigioso premio Pulitzer per la musica. È la prima volta in assoluto che viene assegnato a un rapper, per molti il più talentuoso della sua generazione, e la cosa si presta a una riflessione sull’evoluzione più recente della musica americana e mondiale.

Forse farà un po’ meno effetto di quanto avvenuto con la recente assegnazione del Nobel a Bob Dylan, seguita da polemiche di ogni tipo sull’adeguatezza del songwriter a un onore per molti eccessivo, ma di certo lo sdoganamento ufficiale del rap come linguaggio musicale al pari di compositori classici e jazz sarà oggetto di belle discussioni.

Questa la motivazione del premio: “Una pietra miliare messa a segno per la capacità di raccontare l’esperienza afro-americana”.
L’album, secondo i giurati, “offre istantanee che catturano la complessità della vita moderna afro-americana”.

Il premio è stato istituito oltre un secolo fa grazie al lascito dell’editore americano Joseph Pulitzer, ed è universalmente noto soprattutto per la parte dedicata al giornalismo, ma prevede fin dagli esordi una sezione per la letteratura, la musica e teatro, suddivisi in 21 categorie.
Viene assegnato ogni anno in primavera dalla Columbia University in base alle scelte del comitato ufficiale.

Kendrick Lamar

Fino agli anni novanta una giuria prevalentemente accademica si è rifiutata di concedere il premio a musicisti non appartenenti al settore classico e ha fatto notevole scalpore nel 1965 quando la commissione del Pulitzer non ha accettato la citazione speciale per Duke Ellington raccomandata dalla giuria.

Nel 1976, veniva assegnato un premio postumo a Scott Joplin, ma le cose sono cambiate radicalmente con l’avvicendamento di personaggi dalla mentalità più aperta all’interno della commissione e nel 1997 il Pulitzer per la musica è andato per la prima volta a un jazzista vivente, Winton Marsalis, per la sua suite orchestrale Blood On The Fields.
10 anni dopo sarà la volta del grande Ornette Coleman.

Premi postumi vengono assegnati negli anni seguenti a George Gershwin, allo stesso Ellington, a Thelonius Monk, John Coltrane e anche a Hank Williams, nume tutelare della Country Music.
Nel 2008 per Bob Dylan arriva un premio speciale alla carriera.