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Il nuovo album di Alberto Lombardi si interroga sull’Universo

Esce oggi il nuovo album del prodigioso chitarrista Alberto Lombardi e si intitola The Fermi Paradox.

Esce oggi il nuovo album del prodigioso chitarrista Alberto Lombardi e si intitola The Fermi Paradox.

Il Paradosso di Fermi, ovviamente frutto del grande scienziato italiano Enrico Fermi, si basa su una domanda che valuta la possibilità di contatto con la vita extraterrestre, intendendo nello specifico forme di vita intelligenti, in grado di ricevere e rispondere a un messaggio o addirittura di manifestarsi fisicamente.
L’altissimo numero di stelle e galassie fa presupporre di sì. Citando un grande film, tratto da un altrettanto grande libro di Carl Sagan: “sarebbe uno spreco di spazio“.
Il “paradosso” nasce nel momento in cui si mettono a paragone due concetti: l’equazione di Drake (che appunto sostiene la probabilità di altra vita nell’universo) e la totale assenza di prove e rilevamenti di qualsivoglia genere. Insomma, da un lato dovrebbero esserci tante vite aliene, dall’altro il cielo è muto…

Ebbene, il cielo sarà anche muto e le vite saranno extraterrestri, ma la musica contenuta nel nuovo album del nostro grande amico Alberto Lombardi non solo è un’ottima prova della cultura “terrestre”, ma di sicuro è tutt’altro che muta, e grazie alla sua chitarra acustica risuona splendidamente in ben 14 canzoni.

Alberto Lombardi - The Fermi Paradox

Queste 14 canzoni sembrano proprio una summa di tanta cultura musicale del nostro pianeta, quasi come un messaggio mandato, appunto, ad altre culture nell’universo per affermare “questa è la musica, la nostra musica“. Un po’ come fu fatto per il famoso disco d’oro della sonda Voyager, mandato con essa verso lo spazio profondo a testimoniare la presenza del genere umano.

Il disco, pubblicato per la tedesca Acoustic Music Records, è come potrete immaginare un album in cui la chitarra acustica è la sola e assoluta protagonista. Ed è nelle radici del fingerstyle che Alberto affonda le sue mani, per trarre alcuni dei brani più rappresentativi della tradizione e del suo gusto personale.
Si passa così dai Beatles a standard come “Stella by Starlight”, da “Blue Moon” a “Cantalupe Island”, passando per alcuni grandi classici italiani come “O’ Sole Mio” e “4:3:1943” di Lucio Dalla.

Il tutto splendidamente addolcito dalla tecnica oramai raffinatissima di Alberto, che vede in maestri come Chet Atkins e Tommy Emmanuel i suoi riferimenti, ma arrangiando il tutto con mentalità da “big band”, traendo spunto da determinate orchestrazioni e cercando di riportarle nei movimenti delle mani sulle corde.

Lo stesso Emmanuel ha avuto parole di grande incoraggiamento per la carrriera di Alberto: “Alberto… I listen to your CD, thank you! It sounds beautiful and your playing and arrangements are very powerful. I wish you much success !! Big admiration to you ..“.
Altri apprezzamenti sono arrivati da Nile Rodgers, dal grande fonico Bob Clearmountain e da importanti media del settore come il New York Music Daily che lo ha definito “Amazingly Eclectic“.

La pubblicazione del disco apre anche un tour di ben 23 concerti in Germania, che inizierà l’11 novembre e vedrà sul palco sia Alberto che altri due ottimi musicisti quali Peter Finger, che è anche direttore dell’etichetta discografica, e l’americano Tim Sparks, nonché altri ospiti da varie parti del mondo.

Alberto Lombardi - The Fermi Paradox

In The Fermi Paradox Lombardi ha inoltre scelto di aprire la tracklist con un suo personale tributo a Ennio Morricone, la canzone “Spaghetti Ennio”, un brano originale che è introdotto sugli armonici dall’indimenticabile tema de Il Buono, il Brutto e il Cattivo.
Così come la opening track è un brano originale, allo stesso modo il disco si avvia a calare il sipario con “Chaplin Rag”, subito prima dell’omaggio a Lucio Dalla.

Nel mezzo, come suddetto, c’è anche spazio per il jazz, con quel medley di meravigliosi brani che Alberto chiama “no Jazz Please“, in ricordo di un curioso cartello appeso fuori da uno studio di registrazione. Ma Lombardi è di ben altro avviso, e dice: “il Jazz ci ha dato delle melodie bellissime che spesso si perdono nel virtuosismo e nella ripetizione, per me questo è un modo per riportarle alla loro forma tradizionale, ma sull’acustica“.

L’album è disponibile in formato digitale su iTunes oppure fisico CD direttamente sul sito web di Acoustic Music Records.

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