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Addio al padre dello steel drum moderno

Elliot Mannette aveva realizzato il primo steel drum dotato di tutte le note della scala cromatica, in grado di suonare qualsiasi melodia in qualunque tonalità.

Elliot Mannette aveva realizzato il primo steel drum dotato di tutte le note della scala cromatica, in grado di suonare qualsiasi melodia in qualunque tonalità.

Lo scorso 29 agosto il novantenne Elliot “Ellie” Mannette è deceduto per un’insufficienza renale in un ospedale di Morgantown, nelle Virginia Occidentale, città dove si era da tempo trasferito e aveva aperto un  negozio di strumenti musicali. Nativo di Trinidad, era considerato l’inventore del moderno steel drum, strumento nazionale dell’isola delle Indie Occidentali e della gemella Tobago, per aver messo a punto un modello in grado di riprodurre tutte le note della scala cromatica, e quindi di eseguire melodie in qualsiasi tonalità.

Nato nel novenbre 1927 a Sans Souci, piccolo villaggio sulla costa dell’isola di Trinidad, da una famiglia numerosa e di umili origini, Elliott Anthony Mannette subì ben presto il fascino della musica che accompagnava le celebrazioni del carnevale nella capitale Port of Spain e a 11 iniziò a sua volta a suonare con un gruppo musicale itinerante, che utilizzava i tradizionali strumenti da parata.
Questi ultimi però furono banditi dal governo coloniale britannico, costringendo i musicisti a sperimentare con padelle, secchi e bidoni metallici, colpiti in punti diversi per emettere suoni differenti.   

Nel 1940, con due dei suoi nove fratelli, diede vita alla Invaders Steel Orchestra, e sfruttò quanto appreso lavorando in una fonderia per disegnare e ‘intonare’ le percussioni metalliche del gruppo. Rese concavo il fondo dei bidoni per creare una superficie sufficientemente tesa da essere intonata a orecchio con l’ausilio di un martello e iniziò a passare al fuoco i fusti per ottimizzarne le qualità acustiche.

Nel 1951 l’autorità coloniale di Trinidad organizzò una All-Steel Percussion Orchestra per rappresentare l’isola a un festival internazionale e Mannette fu tra i musicisti selezionati per farne parte, diretti da Mr. Joseph Griffith, capo della banda della polizia dell’isola di Antigua. Fu quest’ultimo a ordinare a Mannette uno strumento basso utilizzando un bidone di benzina da 200 litri, richiesta a dir poco inusuale considerando che sino a quel momento per realizzare le percussioni metalliche denominate steel drum si erano utilizzati soprattutto dei bidoncini leggeri di soda caustica.

Steel Drums

Le sue capacità di percussionista e costruttore gli valsero diversi viaggi ‘diplomatici’ all’estero, come ambasciatore della musica di Trinidad, soprattutto in Gran Bretagna e negli USA, dove si stabilì nel 1967, continuando per il resto della sua esistenza ad approfondire l’arte di forgiare percussioni metalliche intonate, condividendola con un nutrito numero di allievi.

Steel Drums

In poco tempo il suo negozio Mannette Instruments di Morgantown divenne il punto di riferimento proncipale per chiunque si interessasse agli steel drum negli Stati Uniti, mentre il suo fondatore tenne per 20 anni una cattedra di accordatura delle percussioni metalliche alla West Virginia University.
Ellie Mannette aveva fatto ritorno a Trinidad solo nel 2000 per ricevere la Chaconia Medal, seconda onorificenza del Paese, ed è stato inserito nella Hall of Fame della Percussive Arts Society (PAS) nel 2003.