La nuova versione 4.0 del sistema operativo del Kemper Profiler, annunciata per il mese di febbraio 2016, permette di sfruttare la nuova funzione di morphing e di aggiungere un secondo livello di setting per ogni suono memorizzato, con possibilità di controllare il passaggio fra le due regolazioni in maniera continua o presettata.

Una manciata di secondi per impostare due diversi settaggi e passare con ampia gradualità nel preset in uso da un suono clean a un overdrive riverberato, da un timbro “gentile” a qualcosa di molto più estremo.
È sufficiente memorizzare due regolazioni separate impostando una dozzina di parametri fra cui anche il Preamp Definition Parameter, regolazione in grado di cambiare radicalmente il carattere dell’ampli virtuale attivo, passando da vintage a moderno in un batter d’occhio.
La funzione di Morphing può essere assegnata a un pedale di espressione, ottenendo la massima gradualità nel passaggio fra le due sonorità, o può essere attivata dalla versatile pedaliera di controllo Kemper Remote. Nel secondo caso sarà possibile attivare il passaggio semplicemente con un clic o mantenendo premuto il pulsante dopo aver settato opportunamente il tempo di ‘entrata’ e ‘uscita’ dal secondo suono prescelto.

Con il morphing è possibile agire sul rig in uso regolando tutti i parametri continui come Gain, EQ, FX Level, Amp parameter, Tone, Mix, Feedback, etc.
Con l’assegnazione di un expression pedal al morphing l’impostazione diventa estremamente semplice. Il sistema “sente” se il pedale è in posizione aperta o chiusa e memorizza i diversi settaggi scelti dallo strumentista per le due posizioni estreme del controller – tacco/punta – e permette di controllare in maniera fluida il passaggio.
Nel caso dell’uso del morphing con la pedaliera Remote è anche possibile sincronizzare il passaggio fra i due setting al tempo dell’esecuzione.

Per maggiori informazioni sul Kemper Profiler vi suggeriamo di visitare il sito del distributore italiano Soundwave.
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