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Movimento Artistico Pesante

Semplicemente notevole il primo lavoro in studio che i tre componenti del Movimento Artistico Pesante hanno dato alle stampe lo scorso 13 maggio per conto di Manzanilla Musica Dischi. I nove pezzi presenti all’interno del cd rappresentano un qualcosa di davvero interessante sia per come sono stati concepiti ed arrang

Semplicemente notevole il primo lavoro in studio che i tre componenti del Movimento Artistico Pesante hanno dato alle stampe lo scorso 13 maggio per conto di Manzanilla Musica Dischi. I nove pezzi presenti all’interno del cd rappresentano un qualcosa di davvero interessante sia per come sono stati concepiti ed arrangiati, sia per come sono stati eseguiti in sala d’incisione.

Di questo album, registrato da Federico Grella al Dirty Sound Studio di Verona, colpisce senz’altro l’estrema imprevedibilità che serpeggia fin dai secondi iniziali della traccia di apertura, vale a dire Bardolino, un pezzo strepitoso, per larga parte dirompente ed accattivante nel suono, ma pronto anche a rallentare e a palesare addirittura sprazzi di psichedelia prima di un finale tanto roboante quanto mozzafiato.

Ce ne sono diversi di brani deliranti e potenti al pari di Bardolino nella raccolta, basti pensare a Disco Baldo (di cui vale la pena sottolineare il sorprendente ed azzeccato mood alquanto dance), a KFK, a Pezzo Dei Queen e alla conclusiva Van Basten. Il connotato forse più evidente in “Movimento Artistico Pesante” è l’eterogeneità. Gianmaria Gobbetti, Valentino Torresendi e Thomas Cordioli sono infatti riusciti a costruire un Lp molto ma molto variegato, eppure capace di apparire ugualmente compatto e coerente.Oltre a racchiudere dei brani dinamici ed energici, quest’opera prima del Movimento Artistico Pesante non manca di denotare episodi in cui salgono in cattedra elementi squisitamente post rock per nulla effimeri, ma anzi essenziali per “spezzare” un po’ e per far capire a chi ascolta la grande versatilità musicale e stilistica del gruppo veneto. Baikonur, Il e Intro: questi i pezzi in cui si riscontrano atmosfere pregevoli e suggestive condensate in pochi minuti (evitate per fortuna lunghe e soporifere suite strumentali).Un brano del disco che di certo non passa inosservato è Spreewald, componimento che tutto sommato si distanzia dalle due tipologie di pezzi sopra segnalate e che sembra rifarsi ad un post-punk e ad un noise rock particolarmente incisivo e convincente che, per lunghi tratti, si trova pure nelle già citate Bardolino e Van Basten.Difficilissimo trovare punti deboli all’interno di un album come “Movimento Artistico Pesante” a cui non manca praticamente nulla e che, nonostante sia totalmente privo di parti cantate e stracarico di sperimentazione, riesce a catturare rapidamente l’attenzione dell’ascoltatore. È chiaro che per apprezzare un lavoro del genere servano orecchie allenate, ma non pensate che si tratti di un disco troppo concettuale o spigoloso. Niente di tutto questo. In fin dei conti stiamo parlando di un album rock. Evidentemente contaminato, ma pur sempre rock.Alessandro BasileGenere: Experimental RockLine-up:
Gianmaria Gobbetti – chitarre, synth
Valentino Torresendi – chitarre, synth
Thomas Cordioli – batteriaProgetti simili consigliati: De Curtis, Granada Circus, Uskebasi, VonneumannTracklist:
1. Bardolino
2. Baikonur
3. Disco Baldo
4. Il
5. Spreewald
6. KFK
7. Intro
8. Pezzo Dei Queen
9. Van Basten