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Marble Sounds – Dear me look up

A tre anni dall’ultimo lavoro inedito, tornano a calcare le scene musicali europee i Marble Sounds, band indie/pop – post rock belga, con un nuovo album dal titolo "Dear me look up"; la formazione di Pieter Van Dessel, frontman e fondatore del gruppo, componente anche dei Plastic Operator (band elettronica del

A tre anni dall’ultimo lavoro inedito, tornano a calcare le scene musicali europee i Marble Sounds, band indie/pop – post rock belga, con un nuovo album dal titolo “Dear me look up”; la formazione di Pieter Van Dessel, frontman e fondatore del gruppo, componente anche dei Plastic Operator (band elettronica del panorama britannico), si ripropone al pubblico con un album di transizione, 10 tracce – registrate in altrettanti posti diversi – che presentano nuovi suoni, stili ed influenze per la band, mantenendo nonostante tutto una certa originalità ed un velo malinconico riconoscibile tra le righe dei testi e da alcune melodie presenti nella selezione.L’album si apre con “The Summer Of The Sun”, introduzione quasi surreale seguita dal ritmo country e incalzante del Banjo di Van Dessel (riff di Gianni Marzo) che trascina l’ascoltatore per l’intero brano. “No One Ever Gave Us The Right” a seguire, è stato il singolo che ha preceduto l’album, con un testo significativo e le affascinanti influenze indie della melodia, merita certamente un posto tra le migliori tracce della scaletta.  Dai toni pacati e con una certa vena malinconica, come si era già accennato: “Ship in the sound”, “The Silent Song”, dei pezzi minimalisti per numero di strumenti, pochi infatti quelli adoperati ma efficaci, in grado di far materializzare atmosfere “celesti” e profonde. Spunti che insieme al testo  coinvolgono l’ascoltatore in un viaggio musicali senza precedenti, insomma da ascoltare con grande coinvolgimento.
Tra le altre tracce, con ritmi pop/rock trascinanti: “Dance Clarence Dance“ (dal groove simile aLove Happeneddegli Evil Superstars) e “Never Lost, Never Won”.

Una voce fuori dal coro è invece: “Photographs”. Testo nostalgico (quasi uno standard) ma una melodia insolita che vede anche la partecipazione degli archi in molte parti del pezzo: un arrangiamento che si ascolta con piacere. Tra le migliori tracce della sequenza, premiato anche per il suo testo particolarmente curato ed ispirato: “Evenings”, ultimo brano della playlist. Una ottima scelta la sua posizione, rende proprio l’idea di un arrivederci al prossimo lavoro che sembra essere già in scrittura. Dear me look up, si apprezza con il cuore. È un album da assaporare tra le righe dei suoi testi (di fondamentale importanza), da intrecciare con le sue dolci melodie e surreali atmosfere che ricrea nell’ascoltatore! Un album semplice e profondo, qualità che difficilmente spesso gli artisti riescono a far coincidere in un unico lavoro.Stefano Di MariaEtichetta: Zealrecords GenereIndie pop – Post Rock Progetti simili consigliati: The Notwist and Eels, Pinback Line-up:

  • Pieter Van Dessel – Voce, chitarra, banjo
  • Frederik Bastiaensen – basso elettrico
  • Johan De Coster – batteria
  • Gianni Marzo – chitarra, dobro, voce
  • Christophe Vandewoude – piano elettrico, glockenspiel, voce

Tracklist:
01 – The Summer Of The Sun
02 – No One Ever Gave Us The Right
03 – Ship In The Sand
04 – Dance Clarence Dance
05 – The Silent Song
06 – The Little Lows
07 – Photographs
08 – Leave A Light On
09 – Never Lost, Never Won
10 – Evenings