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Intervista a Jim Marshall

Ci aggiravamo per gli stand del DISMA quando ci siamo trovati di fronte ad un famoso "vecchietto" della storia della musica. Sebbene abbia ormai quasi ottant'anni, Jim Marshall era li' davanti a noi arzillo come un ventenne a firmare autografi a destra e a manca. Fiutando lo scoop, abbiamo chiesto al suo Staff se era p

Ci aggiravamo per gli stand del DISMA quando ci siamo trovati di fronte ad un famoso “vecchietto” della storia della musica.
Sebbene abbia ormai quasi ottant’anni, Jim Marshall era li’ davanti a noi arzillo come un ventenne a firmare autografi a destra e a manca.
Fiutando lo scoop, abbiamo chiesto al suo Staff se era possibile intevistare Jim. Ci hanno risposto, con sorprendente disponibilita’ e simpatia, che non c’era nessun problema.
“Tornate fra quarantacinque minuti ed avrete la vostra intervista”, ci ha detto una magnifica inglesina.
Impazienti ed emozionati ci siamo allontanati ben poco dallo stand, per evitare ritardi di sorta e, puntuale come il Big Ben, Jim ci ha accolti nel suo camerino privato.
Insieme a lui abbiamo avuto il piacere di conoscere Arrigo Bordicchia dello Staff EKO, importatore di Marshall (ed altri grandi marchi) in Italia, che ha fatto un po’ da “mediatore” tra noi ed un Jim leggermente provato dalle fatiche della fiera.
Un ultimo appunto prima di lasciarvi all’intervista: abbiamo evitato di rivolgere a Marshall le classiche domande che gli hanno fatto per anni (“Come e’ nata la tua passione…” eccetera eccetera), ma abbiamo chiesto il suo parere su un argomento molto “sentito” negli ultimi anni.
Di cosa si tratta? Lo scoprirete tra breve… [MusicOff Staff] – Avrei un paio di domande per Lei, perchè sappiamo molto sui grandi amplificatori Marshall. Per prima cosa, sono Thomas Colasanti Lang di MusicOff.com, abbiamo un sito web e trattiamo di info musicali e didattica, lezioni di chitara di basso e recensione di strumenti musicali, ma solo in lingua italiana per adesso.
[Arrigo Bordicchia] – Posso chiedere di cosa si tratta, è una rivista?

[MusicOff Staff] – Sì, una rivista online. La domanda è per Jim: negli ultimi anni abbiamo avuto la proliferazione di moltissimi processori digitali e di ampli a modelli fisici, come il Pod della Line6. Qual è la Sua opinione di questi cambiamenti?

[Jim Marshall] – Cosa intendi?

[MusicOff Staff] – Mi interessava sapere la Sua opinione sulla tecnologia degli ampli a modelli fisici e se Marshall un giorno produrrà amplificatori a modelli fisici.

[Jim] – Non ho avuto molto da discutere riguardo a questo, perchè sono molto spesso via e quindi sono un po all’oscuro. Arrigo ha recentemente parlato con il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo della Marshall.

[A. B.] – Parlerò in inglese così Jim può capirci. Il marchio Marshall è molto legato alla tradizione e alla qualità, noi vogliamo che quando qualcuno pensa a Marshall pensi ad amplificatori a valvole e alla tecnologia analogica. Il mercato è in continua evoluzione e c’è la tendenza ad andare verso la tecnologia a modelli fisici e sia la tecnologia digitale, sia quella analogica. Il marchio Marshall si è reso conto che c’è una buona fetta di mercato che riguarda queste nuove tecnologie, ma deve anche considerare che ha una tradizione basata su amplificatori costruiti con metodi tradizionali, ed è una tradizione che moltissimi musicisti apprezzano, soprattutto i musicisti di rock’n’roll. Quindi bisogna trovare il giusto compromesso tra questi due mondi. Come ho detto c’è una fetta di mercato che riguarda la tecnologia a modelli fisici, ma bisogna stare attenti perchè la Marshall ha un’immagine che deve essere mantenuta. Stiamo in questo momento studiando la possibilità di produrre strumenti che continuino ad usare la tecnologia valvolare, ma che sfruttino anche la tecnologia a modelli fisici. Per il momento però continuiamo a produrre prodotti analogici, perchè la tecnologia digitale è ancora abbastanza lontana dalla filosofia Marshall.

[MusicOff Staff] – Sì, per prima cosa tradizione e qualità.

[A. B.] – Tradizione e qualità, l’eredità di decenni di lavoro e la fiducia di moltissimi musicisti, sarebbe blasfemo cambiare radicalmente tutto solo per stare al passo con tutti questi nuovi produttori presenti sul mercato. Sono di nuovi arrivati e solo perchè hanno avuto successo non vuol dire che Marshall debba copiarli. La Marshall ha la sua linea di prodotti e così è stato fin dall’inizio. Tradizione e qualità. Jim sei d’accordo con me?

[Jim] – Assolutamente sì.

[A. B.] – Questo è quello che accade adesso. C’è la ricerca ma c’è molta attenzione a lasciare intatta l’immagine della Marshall, senza rovinare tutto quello che la Marshall ha creato in questi ultimi anni.

[MusicOff Staff] – Avrei un’altra domanda.

[A. B.] – Risponderò solo se Jim mi lascia continuare.

[Jim] – Sì, sì continua pure, ho la gola un pò secca, con tutto questo sole!

[A. B.] – Sì, stanno portando l’acqua…

[Jim] – Ok, qual è la prossima domanda?

[MusicOff Staff] – L’altro anno Marshall ha lanciato una nuova linea di pedali.

[A. B.] – Sì, compreso il Guv’nor II.

[MusicOff Staff] – Molta gente che segue il sito di MusicOff parla molto bene di questi nuovi pedali. Può dirci qualcosa riguardo alla costruzione, alla filosofia di questi pedali?

[A. B.] – Della nuova linea di pedali?

[MusicOff Staff] – Sì.

[A. B.] – Beh, è lo stesso tipo di approccio che abbiamo con i nostri amplificatori. C’è un settore del mercato a cui è dedicata la tecnologia digitale. La Marshall ha deciso di produrre degli effetti analogici, che hanno avuto e continuano ad avere un enorme successo. In fin dei conti il 70% degli effetti prodotti sono a tecnologia analogica. Quello che abbiamo cercato di ottenere dai nostri pedali è di ottenere vari gradi di distorsione, dove il top della produzione è il Marshall Jackhammer. Con quel pedale si può ottenere il massimo grado di saturazione ottenibile da un pedalino. Poi c’è il Bluesbreaker e il Guv’nor. Con questa linea di pedali distorsori si copre l’intera gamma di suoni distorti, dal blues fino al trash metal. Poi si hanno gli altri pedali, il Supervibe, il Vibro-Trem e il Compressor. Tutto questo per soddisfare i più svariati bisogni del musicista moderno e anche a quelli più legati ai suoni tradizionali del rock’n’roll. Nel futuro estenderemo la gamma di prodotti a pedali, tutti nello stesso formato e con la stessa estetica, cromati e molto belli! Ma non posso dirti di più perchè sono ancora in fase progettuale. Tutto quello che posso rivelare è che ci saranno delle novità e al momento giusto verranno presentati.

[MusicOff Staff] – E riguardo ai nuovi prodotti presentati al Disma 2001?

[A. B.] – La grande novità di quest’anno è la serie AVT, ma non è propriamente una novità dato che l’abbiamo presentata l’altro anno a Novembre. Comunque la serie AVT è quella più nuova che Marshall offre. Come tu certamente saprai, avendoli visti anche nei negozi, gli amplificatori AVT sono l’evoluzione della serie Valvestate. Si collocano nella fascia media del mercato, dove alla fascia bassa troviamo gli amplificatori completamente a transistor, poi nella fascia media c’è la serie AVT, che è una serie di amplificatori ibridi con una valvola ECC83 nello stadio preamplificatore e lo stadio finale a stato solido. Gli amplificatori della serie AVT sono considerati il top degli amplificatori che sfruttano la tecnologia ibrida valvola-transistor. Se provi a comparare la serie Valvestate della seconda generazione alla nuova serie AVT, le differenze si sentono e sono molto marcate. E’ difficile spiegare a parole. Ad esempio i coni montati sono stati creati dalla Celestion espressamente per Marshall. Si è lavorato parecchio assieme per sviluppare il cono giusto che abbia la miglior risposta sulle frequenze basse. Questi nuovi coni sono chiamati “Expanded Bass Speakers”. Se provi a comparare i coni delle precedente serie Valvestate ai nuovi, ti rendi subito conto che i bassi sono molto più potenti e marcati. Per enfatizzare ancor di più la risposta sui bassi, tutte le casse della serie AVT sono chiuse sul retro. In più sono presenti degli effetti digitali per soddisfare le necessità dei nuovi musicisti. Questi effetti sono presenti solo sui modelli della serie AVT più potenti, come l’AVT 100, l’AVT 150 e l’AVT 275. Ci sono 16 presets di effetti e sull’ AVT 150 e l’AVT 275 è presente il quarto canale, che è il simulatore acustico. Molto interessante!

[MusicOff Staff] – Grandioso! Ok grazie mille Jim e scusi, ho dimenticato il suo nome…

[A. B.] – Sono Arrigo, Arrigo Bordicchia, ecco il mio biglietto da visita.

[Jim] – Arrigo sta facendo un ottimo lavoro e lavora a stretto contatto con la sezione research e developement della Marshall. Vedi, il lavoro primario che svolgo io oggi è la lettura della posta che mi arriva perchè non vorrei mai avere un cliente insoddisfatto dei miei prodotti. Perchè se un cliente manda una lettera nella quale dichiara la sua insoddisfazione anche riguardo al più economico amplificatore che produciamo, io stesso lo inviterò alla fabbrica, lo porterò a pranzo e il mio tecnico gli controllerà se l’ampli è a posto. Il più delle volte è a posto perchè non hanno allenato le orecchie al nuovo suono. Una volta un chitarrista (ho molto a che fare con chitarristi) che lavora alla Marshall, ha provato uno di questi amplificatori e il cliente si è reso conto che l’ampli non aveva problemi di nessun tipo. Intanto i clienti che mi portano gli ampli dei quali non sono soddisfatti fanno un giro della fabbrica, vedono come lavoriamo e possono anche pranzare!

[MusicOff Staff] – Ok, grazie. Jim puoi salutare il popolo di MusicOff?

[Jim] – Ciao, sono Jim Marshall ed è stato grande parlare con voi. Spero che siate soddisfatti di quello che avete comprato e se non è così, venite a trovarci alla fabbrica!