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Impara l’arte e…

Esiste un metodo di apprendimento del proprio strumento, che da molti come me è considerato fondamentale, specie per quei musicisti che decidono di essere autodidatti, o dopo gli studi sentono il bisogno di acquisire, oltre ciò che gli è stato insegnato.Questo metodo sta nel "rubare", e non "copiare", ciò che fanno

Esiste un metodo di apprendimento del proprio strumento, che da molti come me è considerato fondamentale, specie per quei musicisti che decidono di essere autodidatti, o dopo gli studi sentono il bisogno di acquisire, oltre ciò che gli è stato insegnato.Questo metodo sta nel “rubare”, e non “copiare”, ciò che fanno o hanno fatto i grandi strumentisti della storia…
Mi spiego: la musica in generale, e la sua esternazione tramite il proprio strumento, non è fatta solo di teoria, scale e tecnica… anzi… va ben oltre! E questo “oltre” ben difficilmente può insegnarlo chicchessia in fase didattica, casomai lo può insegnare “involontariamente” tramite la sua musica, quella suonata… non insegnata, che è ben differente.
Questo perché l’arte musicale viene tramandata da secoli in modo molto sottile e non ben specificato, da musicista a musicista, tutti hanno imparato da tutti e tutti hanno qualcosa da insegnare, l’arte sta nel risultato, non nel mezzo con cui ci si è arrivati.
Ecco allora che diventa molto importante ascoltare il musicista… quale però? Ma il vostro preferito! Quello che secondo voi si avvicina di più al vostro animo, quello, o quelli che vi coinvolgono emotivamente più di altri.
A questo punto è necessario capire (che non significa giustificare la presenza di ogni nota/divisione, inquadrandola in una scala/tempo… anzi… quello fa parte della didattica…) ciò che egli fa in un determinato contesto, cercando di trascrivere l’accompagnamento o il solo in questione, e cercare di “rubare” un po’ della sua arte, ma in chiave personale, cioè mettendoci le proprie idee, anche se inizialmente potranno esserne scarne o essenziali…
L’importante è che siano proprie, in modo da intraprendere la propria strada.
Sarebbe molto utile fare questo cercando di “tirare giù” le parti ad orecchio, che serve anche come allenamento e sviluppo dell’orecchio musicale stesso, altrimenti le trascrizioni si trovano abbastanza facilmente anche sul Web.
Iniziate con un solo brano, a vostra scelta, cercate di riprodurlo ma soprattutto di capire cosa succede a livello armonico e ritmico… se avete problemi… scrivetemi ! :)Fabio “Fender” Rigamonti

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