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HIM – Love Metal

E' giusto accusare un gruppo di non aver cambiato il proprio stile? o meglio: la riconoscibilità di un sound può essere fraintesa come mancanza di idee? La coerenza viene vista come monotonia, l'incoerenza come tradimento verso i propri fans... ed i giovani gruppi di oggi non sanno verso che lidi musicali dirigersi.

E’ giusto accusare un gruppo di non aver cambiato il proprio stile? o meglio: la riconoscibilità di un sound può essere fraintesa come mancanza di idee? La coerenza viene vista come monotonia, l’incoerenza come tradimento verso i propri fans… ed i giovani gruppi di oggi non sanno verso che lidi musicali dirigersi. Premettendo che non si può dire che una di queste ipotesi sia più giusta dell’altra, vediamo gli HIM per cosa hanno optato. Il fatto che il titolo del loro ultimo album sia Love Metal ci indica la scelta del gruppo di non abbandonare questo genere. Love Metal, infatti, è stata la definizione coniata dal leader Valo per definire queste ballate che spaziano tra amore e morte, tra emozioni estremamente positive e tremendamente negative. Ciò vuol dire che il gruppo finlandese, dopo quasi dieci anni di attività, ha compreso che per comunicare l’amore vero, l’amore che consuma e fa soffrire, non era necessario cambiare stile. Funeral Of Heartsrappresenta pienamente il loro genere: una canzone in cui la voce del cantante ed il controcanto aggiungono espressività alla musica strumentale, musica malinconica, ma non triste, con tastiere penetranti ed intense. La caratteristica di questo genere è la tastiera usata spesso con sonorità di pianoforte, sonorità che ammorbidiscono e rilassano il sound naturalmente dark e spigoloso. In The Sacrament, dall’introduzione solistica del piano, ci si potrebbe aspettare tutt’altro stile, ma l’entrata degli altri strumenti ci fa notare come questa sia la migliore soluzione per l’evolversi della canzone. Altre tracce, come Buried Alive By Love e Soul On Fire, esplicano e risolvono immediatamente la loro natura dinamica e turbolenta. Love Metal è stato definito dalla critica come un’auto-celebrazione di uno stile che non cambia, ma più che auto-celebrazione la definiremmo “affermazione”: il loro stile non è cambiato, ok, ma c’è stata sicuramente una crescita tecnica dei componenti, che in questo disco hanno saputo mostrare ancora una volta le loro capacità e la loro voglia di trasmettere.E se c’è la capacità di emozionare, che bisogno c’è di cercare vie diverse?

  • Buried Alive By Love
  • The Funeral Of Hearts
  • Beyond Redemption
  • Sweet Pandemonium
  • Soul On Fire
  • The Sacrament
  • This Portress Of Tears
  • Cirle Of Fear
  • Endless Dark
  • The Path
  • Casa discografica: BMG
    Anno: 2003