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Guitars & Beyond: reportage della fiera

Amici MusicOffili, oggi vi parlo della mia visita alla settima edizione del Guitars&Beyond, la grande fiera dedicata alla chitarra e alla liuteria artigianale che si svolge presso il parco esposizioni di Novegro; molti di voi sicuramente già conoscono questa manifestazione, non è mia intenzione fare paragoni con

Amici MusicOffili, oggi vi parlo della mia visita alla settima edizione del Guitars&Beyond, la grande fiera dedicata alla chitarra e alla liuteria artigianale che si svolge presso il parco esposizioni di Novegro; molti di voi sicuramente già conoscono questa manifestazione, non è mia intenzione fare paragoni con gli appuntamenti precedenti o con eventi simili, mi concentrerò su l’esperienza vissuta nelle ora passate in fiera.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Considerando i prevedibili problemi di traffico, al mio arrivo sono felice di costatare che all’esterno della struttura è disponibile un grande parcheggio custodito a pagamento; la temperatura della giornata è piuttosto calda ed l’aria è umida, ma oltrepassata la porta d’ingresso alla fiera, il clima è gradevole e fresco.
Come ad ogni manifestazione di questo tipo, non appena entri, una serie di bending, pentatoniche e riff blues fanno da contorno; ci tengo a precisare i volumi moderati, questo molto importante, soprattutto se passerete più di qualche ora all’interno! 

Gli stand sono disposti in modo ordinato, in un’area leggermente dislocata ci sono gli espositori del mondo classico, liutai e commercianti di legni. È possibile usufruire di bar, di un piccolo ristorante self service, di toilette pulite (cosa che non do mai per scontato…), uno sportello bancomat (vi servirà, perché tra chitarre, merchandising, è necessario!) ed un ampio locale con un bel palco per le esibizioni.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Questa fiera si distingue per il tipo di espositori presenti e per i prodotti che si possono acquistare o semplicemente provare. Se siete amanti del vintage, siete nel posto giusto! Ma anche del custom shop e delle creazioni dei vari liutai del circuito EGB, tra cui mi piace ricordare Mov Guitars, Manne Guitars, GNG, in team con altri raggruppati in un settore a loro dedicato.
Girando tra i vari stand si ha ovviamente la possibilità di testare gli strumenti, di percepirne le particolarità. Le chitarre di liuteria artigianale non sono prodotte in serie e necessitano di prove più accurate ed al Guitars & Beyond è possibile farlo riuscendo ad ascoltarsi senza essere soggiogati da alti volumi a breve distanza.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Tra i prodotti dei vari espositori noto una presenza importante del Fender Custom Shop ed anche una serie di rarità vintage di vari marchi; le chitarre che mi sono rimaste maggiormente impresse sono una Gilmour Custom Shop Relic, una Gibson Les Paul (credo una rarissima ’59, stupenda!) ed inoltre Recaster (nome noto tra i collezionisti) ha esposto un numero considerevole di perle della propria collezione, tra cui anche una Stratocaster del 1954!

Un’altra Strato in una bellissima colorazione fiesta red del 1964 ed una sunburst di cui non ricordo l’anno, ma parliamo sempre dei ’60, facevano altresì luccicare gli occhi. La cosa incredibile è che c’è la possibilità di provarle! Vedo un viavai di musicisti piuttosto conosciuti, tra cui riconosco Claudio Bazzari ed Andrea Cesone, country man pazzesco! Ogni stand espone la propria rarità, proveniente da varie epoche e parti del globo, difficilmente si trovano tanti gioielli sotto lo stesso “tetto”.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Il comune denominatore di questo evento è sicuramente la chitarra, ci sono poi stand che espongono articoli diversi, locandine di film vintage (Io sono letteralmente impazzito per la locandina di Profondo Rosso del ’75), T-shirt ed abbigliamento Rock, uno stand con gli hand drum (da sentire assolutamente).
Erano inoltre presenti due tra i marchi di maggiore importanza del mondo delle corde, l’italiano Tommaso Galli, presente con il suo stand ed omonimo marchio, e Bode, distributore per l’Italia dei prodotti D’addario.
Nella sezione classica l’atmosfera è più soft, ma la temperatura climatica è più… hot purtroppo; le note in sottofondo sono quelle delle corde in nylon, ci sono diverse esposizioni di legni di ogni essenza e circola un profumo ed una sensazione molto distante dalla più ampia sala “elettrica”.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Durante la giornata la fiera non è mai sovraffollata, forse a tratti un po’ sottotono rispetto a ciò che era previsto, ma gruppi di persone si accalcano soprattutto quando arriva qualche chitarrista blasonato. Nello stand Yamaha Andrea Cervetto si esibisce con la pedaliera Line 6 Helix con uno stile impeccabile, mentre nella sala Live suona una formazione bluegrass; nei vari stand c’è ad esempio il noto Andrea Braido che jamma con diversi musicisti. Lo stesso Andrea tiene poi sul palco live una clinic per Fattorie Mendoza, presentando alcuni pedali del marchio cremonese, e anche qui come per altre esibizioni troviamo tutti i posti a sedere sold out.

Guitars & Beyond: reportage della fiera

Durante la fiera si vede spesso girare con una bici (custom anch’essa, ovvio!) Luciano Biasibetti, ideatore ed organizzatore del Guitars & Beyond, al quale facciamo i complimenti ed auguriamo di continuare e migliorare ogni anno di più questo appuntamento milanese/nazionale.

Qualcosa in più si potrà sicuramente fare sul punto di vista della partecipazione di artisti e della musica live, parte forse ancora non sviluppata al pari del lato fieristico, ma che sappiamo già che sta molto a cuore agli organizzatori. Si sente la necessità, anche per avere un maggiore richiamo di pubblico, di superare il classico schema dell’esposizione degli strumenti, pur ovviamente nobilissimo, e di dare maggiormente spazio a quella che è la finalità del tutto, il fare musica.
Ci aspettiamo quindi nei prossimi anni una maggiore attenzione su questo punto, che potrebbe portare il Guitars & Beyond ad essere molto più che fiera, ma un vero e proprio festival con tanti grandi artisti, sia sui palchi sia in mezzo alle persone, per creare quel contatto tra produttore, strumento, artista e pubblico che spesso non è mai così stretto e “confidenziale” come dovrebbe essere per sua stessa natura. Siamo sicuri che musicisti e appassionati di musica sarebbero maggiormente invogliati ad arrivare anche da lontano ed a riempire i corridoi e le sale così come meriterebbero.

Ringrazio infine il fotografo Alessandro Martellotta per le belle foto che vedete qui e tutte quelle che potete ammirare nell’album completo.

Passo e chiudo,
Alessandro Teruzzi

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