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Gnut – Prenditi Quello Che Meriti

Non è vero che in Italia non ci sono più grandi autori, così come non è vero che dalle nostre parti non si scrivono più grandi canzoni. Claudio Domestico, meglio conosciuto come Gnut, dimostra da anni di essere una garanzia per quanto riguarda la realizzazione di brani di spessore. Attraverso semplicità, umiltà

Non è vero che in Italia non ci sono più grandi autori, così come non è vero che dalle nostre parti non si scrivono più grandi canzoni. Claudio Domestico, meglio conosciuto come Gnut, dimostra da anni di essere una garanzia per quanto riguarda la realizzazione di brani di spessore. Attraverso semplicità, umiltà e buona volontà questo giovane compositore campano sforna sempre dei pezzi favolosi. Non infarcisce il tutto con arrangiamenti troppo sontuosi, ma non opta nemmeno per l’essenzialità più estrema.

Insomma, osa quando c’è da osare e “toglie” quando sente che è il caso di rispettare la natura di una canzone venuta fuori magari da un arpeggio di chitarra acustica piuttosto che da una progressione di accordi concepita al pianoforte. Tale metodo di lavoro osservato in passato per “DiVento” e “Il Rumore Della Luce” è stato prontamente mantenuto anche nel corso della preparazione del bellissimo “Prenditi Quello Che Meriti“, album uscito il 22 aprile scorso per conto della INRI di Torino.Pure stavolta ci si trova di fronte ad un disco alquanto equilibrato e prodotto con gusto e sensibilità. “Prenditi Quello Che Meriti“, composto da dieci pezzi originali e dall’incantevole cover di un grande classico della tradizione partenopea come Passione, è venuto fuori senza fretta. Gnut si è preso il suo tempo per buttare giù le musiche e i testi. Dopodiché, nel giro di appena un mese, l’ha registrato in varie parti d’Italia. Il tutto è avvenuto tra il settembre e l’ottobre del 2013.Tanti gli amici e i colleghi ai quali il cantautore classe ’81 ha chiesto di dare un contributo artistico durante il periodo d’incisione: Awa Ly, Ilaria Graziano, Roberto Angelini, Mattia Boschi e Giovanni Gulino dei Marta Sui Tubi. E poi Francesco Forni, Daniele Rossi (a.k.a. “Mr Coffee”), Alfonso “Fofò” Bruno, Luca Carocci, Stefano Piro, Andrea Pesce, Dario Sansone dei Foja e molti altri. Insomma, un sacco di ospiti che con generosità e istinto hanno saputo accentuare il taglio particolarmente solare e “diurno” di “Prenditi Quello Che Meriti“, sicuramente meno introspettivo in fatto di atmosfere rispetto al delizioso “Il Rumore Della Luce” del 2011.Anticipato dal frizzante singolo Non È Tardi, questo disco testimonia la grande versatilità musicale di Gnut, capace di dar vita a canzoni in alcuni casi vicine al folk, come avviene per Quello Che Meriti piuttosto che per Foglie Di Dadgad, e in altri tendenti addirittura al blues (si pensi a Estate In Dadgad, ma anche ad Universi). E conferma l’alta qualità dei suoi testi, mai frivoli e inconcludenti, ma intrisi piuttosto di una genuinità e di una poeticità davvero rare al giorno d’oggi.Sono parecchi gli episodi degni di nota all’interno di “Prenditi Quello Che Meriti“. Viene in mente Fiume Lento, cantata in duetto con il già citato Gulino. Vengono in mente Solo Una Carezza e Dimmi Cosa Resta. Sarebbe un piacere analizzare il cd brano per brano, ma il rischio di risultare poi prolissi è dietro l’angolo. Inoltre si finirebbe col far venire meno la curiosità di chi legge.L’invito è il seguente: se avete qualche soldo da parte e vi trovate in un negozio di dischi ben fornito non ci pensate un attimo e portatevi a casa un gioiellino come “Prenditi Quello Che Meriti“. Fatelo perché è davvero un signor Lp. Non è esagerazione, fidatevi. È la verità.Alessandro BasileGenere: Acoustic, FolkLine-up:
Claudio Domestico – voce, chitarre, pianoforte, armonica, percussioni
Francesco Forni – chitarre, cori
Alfonso Bruno – chitarre, cori
Roberto Angelini – lap steel guitar, cori
Giovanni Gulino – voce
Francesca Risoli – cori
Marina Ladduca – cori
Anita Vitale – cori
Ilaria Graziano – cori
Awa Ly – cori
Luca Carocci – cori
Dario Sansone – cori
Andrea Pesce – pianoforte, piano Rhodes
Daniele Rossi – pianoforte
Stefano Piro – pianoforte
Luciano Macchia – trombone, flicorno contralto
Raffaele Kohler – tromba, flicorno
Domenico Mamone – sax baritono
Davide Crespi – sax tenore
Mattia Boschi – violoncello
Piero Battiniello – basso, cori
Guido Andreani – shakers
Simone Prattico– batteria, percussioni
Carlo Graziano – batteriaProgetti simili consigliati: Francesco Di Bella, Foja, Francesco Forni, Tarall & WineTracklist:
1. Non È Tardi
2. Fiume Lento
3. Quello Che Meriti
4. Solo Una Carezza
5. Foglie Di Dadgad
6. Estate In Dadgad
7. Dimmi Cosa Resta
8. Ora Che Sei
9. Torno
10. Universi
11. Passione