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Gli arpeggi #4

Ben ritrovati amici MusicOffili, in questo appuntamento continuiamo ad analizzare alcune tecniche e stili per eseguire arpeggi a quattro voci; nell'articolo precedente avevamo dedicato un esercizio a diteggiature in sweep picking, ecco, ripartiamo da quelle, rielaborandole per ottenere forme con salti di corda. Il prim

Ben ritrovati amici MusicOffili, in questo appuntamento continuiamo ad analizzare alcune tecniche e stili per eseguire arpeggi a quattro voci; nell’articolo precedente avevamo dedicato un esercizio a diteggiature in sweep picking, ecco, ripartiamo da quelle, rielaborandole per ottenere forme con salti di corda. Il primo esempio si basa proprio su una di queste: costruiamo il nostro lick su una diteggiatura su prima, terza e quinta corda, per poi sviluppare l’idea in orizzontale, toccando diversi rivolti della quadriade.
Ricordiamo la composizione dell’arpeggio che stiamo eseguendo: Emaj7, quindi E – G# – B – D#, il tutto suddiviso ritmicamente in quartine di sedicesimi. La scelta di mischiare l’uso della pennata, del legato e del palm muting è utile per ottenere un sound più interessante e incisivo, ma è comunque reinterpretabile per raggiungere sonorità differenti.

Continuiamo con lo string skipping, che ora ampliamo con l’uso del tapping. Nel secondo esempio andiamo a visualizzare l’arpeggio sulle corde A, G e E, utilizzando tre note per ciascuna, di cui le prime due diteggiate con la mano sinistra e la terza con il tapping della mano destra. In questo caso ci affidiamo a due quadriadi, un F7 (F – A – C – Eb) e un Gm7 (G – Bb – D – F).
Nel lick abbiamo diverse divisioni ritmiche: il primo arpeggio segue i gruppi irregolari di sestine, mantre il secondo è suddiviso in quattro, indicato nello spartito in trentaduesimi. Questo ci permette di sperimentare le due suddivisioni che incontriamo più spesso quando andiamo ad affrontare questo tipo di tecnica. Come sempre il consiglio è di cimentarsi sul lick partendo da una velocità metronomica ridotta, per curare l’aspetto più delicato del fraseggio, cioè il passaggio da una corda all’altra, che dovrà risultare preciso e privo di sovrapposizioni per essere efficace. Nell’ultimo esempio proviamo ad applicare alle forme incontrate nell’esercizio precedente una diversa idea ritmica. Si tratta di quintine di semicrome, con cui eseguiamo cinque note per ogni movimento. Il pattern che utilizziamo non è di difficile esecuzione, dobbiamo però prestare attenzione a mantenere l’accento sulla prima nota in tapping di ogni corda, quindi prenderemo come riferimento il battere di ogni movimento.
Questa volta estendiamo il lick a un giro armonico di quattro accordi: abbiamo un Em7 (E – G – B – D), Bm7 (B – D – F# – A), Gmaj7 (G – B – D – F#) e Fmaj7 (F – A – C – E). Possiamo considerarlo in tonalità di Em, tranne l’ultimo accordo, che può essere visto come un quarto grado della tonalità di C. A questo punto provate ad inserire questi pattern nelle vostre improvvisazioni e composizioni musicali, sperimentando sia dal punto di vista ritmico che armonico.

Spero di avervi suggerito nuovi spunti su cui lavorare,
buon divertimento!

Tommaso Semrov