HomeMusica e CulturaNegozi di Strumenti - Giovedì da TomassoneUna Fender Telecaster postmoderna col Bigsby

Una Fender Telecaster postmoderna col Bigsby

Una signora Fender Telecaster quella nelle mani di Davide Tomassone oggi, un incrocio tra vintage e moderno e un suono a metà tra Tele di razza e Stratocaster.

Una signora Fender Telecaster quella nelle mani di Davide Tomassone oggi, un incrocio tra vintage e moderno e un suono a metà tra Tele di razza e Stratocaster.

Due mondi in uno, in ogni senso, per questa bella Telecaster Journeyman Twisted Relic, forse una delle più versatili che ci sia capitato di vedere negli ultimi anni.
Del resto “Journeyman” significa operaio qualificato e la chitarra si presenta ad essere qualificata quasi per ogni tipo di “lavoro”. Difatti, iniziamo col dire che fa parte della nuova serie del Custom Shop del marchio americano, che da un lato non vuole distaccarsi dalla tradizione ma dall’altro nasconde sotto forme ed estetica da vecchia guardia tutte quelle caratteristiche in grado di facilitare il playing più moderno.

Come poi vedete già dalla foto di copertina, questa chitarra monta il ponte Bigsby, una rarità quando si parla di Telecaster e una manna dal cielo per chi sente il bisogno ogni tanto di abbandonarsi a un bell’effetto vibrato.

La cosa anche più particolare sta nei pickup: 2 Twisted Tele Handwound (avvolti a mano) che hanno la caratteristica di suonare un pochino più “Strato” rispetto allo squillante e twangoso pickup Tele tradizionale, in particolar modo nelle posizioni manico e centrale. Al ponte abbiamo ovviamente l’immancabile Tele-Tone, il grande amore dei country-bluesman ma come ben sappiamo anche la passione segreta di tantissimi rockers (Jimmy Page e Jeff Beck lo sanno più che bene…).

Uno strumento non solo quindi di assoluto pregio, ma che racchiude tutta una serie di caratteristiche per diventare quasi per tutti la reginetta del proprio setup, sopratutto se nelle orecchie e nel cuore si ha quel tipo di sonorità che ha fatto la storia della chitarra.
E adesso, la parola a Davide di Tomassone, storico negozio di Bologna e da alcuni anni anche a Roma.