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Costruisci la tua pedalboard: primi passi da compiere

La progettazione di una pedaliera comincia con la prima domanda che è quasi ovvia per alcuni, ma potrebbe effettivamente risolvere il problema a qualche utente meno esperto.

La progettazione di una pedaliera comincia con la prima domanda che è quasi ovvia per alcuni, ma potrebbe effettivamente risolvere il problema a qualche utente meno esperto.

Cosa ci devo fare con questa pedaliera?

Per quanto possa sembrare ovvio, la scelta in primis dello scopo di una pedaliera può portare a effettuare determinate scelte logistiche in termini di peso, dimensioni, alimentazioni e gestione del suono.
Gli scopi per il quale viene progettata una pedaliera non sono tantissimi, principalmente si può distinguere (o anche no) una pedaliera per uso studio e una per i live.
A seguire poi tutte possibile sfumature che ne derivano, per lavori in studio che non cercano grandissimi suoni o per live in situazioni molto piccole e di solito abbastanza disagiate e quindi non permettono di utilizzare determinati hardware al meglio.

La differenza sostanziale tra queste due macrocategorie è quasi ovvia:

  • La qualità sonora generale (intesa come qualità e importanza delle singole unità)
  • L’ingombro totale della pedaliera (In senso di dimensioni più che di peso)

In studio si ha un ambiente solitamente controllato, dove si hanno dei tempi da rispettare, ma non è del tutto necessario il tip tap di un intero show, quindi, ad esempio, un sistema di looper con controllo digitale non è per forza necessario.

In live, a meno che tu non sia in un palco “bello”, con il fonico e un PA di livello, ti ritrovi di solito in un locale di medie o piccole dimensioni, con le annesse dimensioni risicate di un palchetto che costringe a mantenere gli ingombri al minimo.
Qui avvengono alcuni compromessi nel mondo digitale, quindi vedi il pedale tremolo, il chorus, il flanger e qualsivoglia modulazione o ritardo in formato analogico tramutarsi per necessità in un piccolo “multieffetto” come un Line6 M5 fino all’Helix Stomp.
Passando inoltre per i vari Headrush o Zoom o similari che ti permettono di avere una resa quasi pari a quelli analogici nel contesto di un’esibizione con prestazioni acustiche non del tutto ottimali (un pub non ha di certo l’acustica di uno studio).

Costruisci la tua pedalboard: primi passi da compiere

Posto quindi lo scopo della pedaliera, possiamo cominciare il nostro progetto. Esistono in commercio molte pedalboard che permettono di alloggiare i cavi di alimentazione e segnale, e talvolta anche interi alimentatori, in un vano sottostante e tenendo inclinato tutto il sistema, tra questi abbiamo

  • Rockbag
  • Warwick
  • Pedaltrain
  • Vodoo Lab
  • MONO

Qui vanno fatte due scelte in ambito di materiali costruttivi, quelle di fascia più alta sono costruite in metallo, che risulta essere più leggero e per molti versi anche più resistente, ma hanno un costo comunque importante, da “prodotto definitivo”

MONO Medium Pedalboard

Vediamo una soluzione molto economica e una soluzione più costosa:

  • Una pedaliera ricavata da una mensola dell’Ikea
  • Una pedaliera MONO Medium

Le differenze sono sostanziali e palesi, la prima è una mensola di legno di qualità non molto alta, che subisce i problemi derivanti da:

  • Umidità
  • Peso dei pedali che ci metti sopra
  • Peso specifico del legno

Non è la migliore scelta possibile, ma è una scelta estremamente economica che può permetterti di avere una pedalboard spendendo una cifra pari a quella di un menù di un fast food.

MONO Medium Pedalboard

Con un po’ di lavoro si possono ottenere risultati molto interessanti per rendere questa “mensola” più morbida e trasportabile, ma non è assolutamente una soluzione professionale.

La seconda è una pedaliera MONO costruita in acciaio aeronautico tagliato al laser, una soluzione estremamente leggera e estremamente durevole nel tempo. Fattore non da poco è l’inclinazione, totalmente assente nella nostra opzione low budget, decisamente abbondante sulla MONO Medium.

A cosa serve avere una pedaliera inclinata?
Permette di gestire in maniera più omogenea uno spazio, a volte molto risicato, all’interno di una pedalboard, ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo.