HomeStrumentiChitarra - DidatticaUn riff rock sull’acustica con tecnica fingercussion

Un riff rock sull’acustica con tecnica fingercussion

Per la lezione di oggi ti consiglio subito di ascoltare e vedere attentamente il pattern che suono. È un pattern di mia invenzione che in una o due battute racchiude gran parte della tecnica più avanzata di cui ti parlo in questa rubrica.

Per la lezione di oggi ti consiglio subito di ascoltare e vedere attentamente il pattern che suono. È un pattern di mia invenzione che in una o due battute racchiude gran parte della tecnica più avanzata di cui ti parlo in questa rubrica.

Per realizzare questo pattern ti serviranno:

  • Dropped D tuning (abbassa la sesta corda a Re)
  • Powerchord
  • Legature ascendenti e discendenti (Hammer-On e Pull-Off) da eseguire solo con la mano sinistra
  • una corretta posizione della mano destra
  • studiare attentamente il gesto della mano destra sul secondo e terzo beat del groove

I powerchords devi eseguirli usando la tonica (sesta corda), la quinta (sulla quinta corda) e l’ottava (sulla quarta corda) e quindi devi imparare a suonare un barrè parziale con la falangetta delle dita della mano destra!
La risorsa del Dropped D è proprio questa: basta fare un barré parziale sulle tre corde superiori per eseguire una potente serie di powerchords. Hai visto cosa ha fatto Andy McKee nella intro del millionliccato “Drifting“?
Ecco, quelli sono Powerchords a lavoro in modo creativo sull’accordatura DADgad.

Se hai problemi a suonare subito il barré solo sui primi tre bassi esercitati nel groove che ti propongo in tab a suonare solo sulla sesta corda: il feeling è ovviamente lo stesso e quando la mano sinistra sarà pronta potrai suonare i tuoi powerchords facendo attenzione a lasciare libere le altre tre corde sottostanti…non si sa mai.
Riguardo al punto 5: studia bene il gesto fra il secondo e il terzo beat dell’esempio e ti si aprirà un mondo nuovo.

Un altro aspetto è la mano destra impostata con la direzione delle dita (compreso il pollice) perpendicolare alle corde, guarda il video a partire dal minuto 2.04 per focalizzare meglio la tecnica.   
Quando chiamato in causa, il pollice percuote/suona i tre bassi del powerchords contemporaneamente con un solo deciso gesto, che come abbiamo già visto contiene in sé il suono delle tre corde che vibrano ma anche un suono scuro di cassa che nella prima lezione affidavamo al polso e ora invece affidiamo al pollice.

Le altre dita sono pure rivolte perpendicolarmente alle corde e colpiscono il top creando un suono percussivo chiaro. Facci caso: il suono chiaro (rullante) è sempre presente sul beat numero due, tre e quattro che sulla tablatura è segnato con un asterisco ed una “a” per indicare che il rullante lo suoni, ad esempio, percuotendo il top con l’anulare destro.
Un’ultima variante che eseguo spesso rispetto al pattern base è quella di inserire slap harmonics sul secondo e quarto beat della battuta dove potrebbe esserci il rullante. In direzione del dodicesimo tasto dove si producono i suoni armonici naturali delle corde percuoti (rimbalzando) con l’anulare il nodo sul dodicesimo tasto e vedi che succede.

Tornando all’esercizio il fine è sempre quello di creare una contrapposizione di suono chiaro e scuro o viceversa. La tua mano destra utilizza elementi diversi in grado di ottenere questo risultato insieme ad altri, a seconda delle tue esigenze musicali. Se sei ancora curioso di vedere come applicare questa struttura ritmico armonica in Fingercussion 2.0 oppure capire come eseguire degli esplosivi slap harmonics nei tuoi arrangiamenti non hai che da iscriverti sul mio canale youtube per delle lezioni di dettaglio.

Alla prossima!