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La storia e l’uso delle bacchette 5A per batteria

La storia e l'uso delle bacchette 5A per batteria - Sotto esame le Promark 5A: modelli Classic e Firegrain

Il 5A è il modello di bacchette più usato al mondo, oggi vediamo perché grazie al nuovo modello offerto da Promark in numerose varianti, nel nostro caso il Classic e il Firegrain.

Prima di impugnare le bacchette, ricordiamo brevemente qual è stato per decenni il metodo tradizionale usato per classificarle.
Si tratta di un metodo che data agli inizi del secolo passato e che utilizza lettere (A, B e S) e numeri (da 1 a 9): le aziende che offrivano battenti per tamburo e batteria intendevano così suggerire, tramite la lettera, il contesto musicale più adatto per una bacchetta il cui diametro era indicato da un numero (da 1 a 9).

Le lettere: la meno comune, la S, stava per “Street” ossia strada: bacchette in origine pensate per drum corp e marching band, quindi battenti di diametro e peso importante, per garantire presenza, volume e proiezione sonora all’aperto.

B stava invece a indicare “Band“, ma nell’accezione statunitense più antica del termine, ossia ensemble strumentali di grandi dimensioni, quali brass band, concert band e orchestre sinfoniche. Le bacchette B hanno in genere un diametro minore rispetto ai modelli S, essendo quindi più semplici da controllare, e per questo spesso venivano raccomandate da molti insegnanti (in particolare il modello 2B) per i loro allievi principianti.

A indicava invece l’Orchestra, anche in questo caso nell’accezione USA del termine, ossia big band e le orchestre da ballo. Il fatto che la lettera A non coincida con l’iniziale della parola Orchestra viene attribuito a una preferenza di mr. William F. Ludwig, Sr., dell’omonima fabbrica (costruttrice allora anche di bacchette), secondo il quale la “A” veniva stampata sul legno meglio della “O”.
Le bacchette A hanno diametro minore rispetto alle B (e ovviamente alle S) e inizialmente erano consigliate per generi musicali in cui era richiesto minore volume d’esecuzione.

L’elemento numerico (da 1 a 9) indicava come detto il diametro della bacchetta; in generale, più basso è il numero, maggiore sarà la circonferenza e viceversa: una 7A sarà quindi più ‘fina’ di una 5A, a sua volta meno ‘cicciotta’ di una 2B.

Al giorno d’oggi peso, dimensioni e caratteristiche delle bacchette classificate con una di queste sigle possono mutare anche di molto in base alla marca produttrice. Tali differenze si sono moltiplicate in maniera esponenziale, facendo perdere al metodo tradizionale qualsiasi ‘oggettività’ e lasciando un significato valido solo all’interno del catalogo di ciascun singolo produttore.

Promark 5A Classic

Ma diamo finalmente un’occhiata da vicino alle Promark Classic 5A (TX5AW): strumenti in legno di hickory (o noce americano), di gran lunga il più usato da ogni azienda per la costruzione delle bacchette grazie alla sua densità, alla consistenza e alla conseguente capacità di assorbire le vibrazioni (non a caso sono fabbricate in hickory anche le mazze da baseball…).
La punta, sempre in legno, è a forma di ovale (Oval), da sempre la preferita in casa Promark. E qui apriamo una piccola parentesi. 

L’azienda creata a Houston, in Texas, da Herb Brochstein nel 1957 e dal 2011 entrata a far parte del gruppo D’Addario & Company, per quasi 60 anni ha prodotto battenti per batteria esclusivamente dalla punta ovale; solo da poco ha aggiunto punte a ghianda (Acorn), tonde (Round) e a goccia (Teardrop).

Promark 5A Classic

Laccata, la Classic 5A misura 16″ di lunghezza (40.6 cm; ricordiamo che 1 pollice = 2,54 cm) e .551″ di diametro (1.4 cm) per un peso di circa 43 gr. Una bacchetta ‘universale’, versatile, che può essere utilizzata in qualsiasi contesto musicale, tranne forse i più estremi, anche in virtù di un ottimo bilanciamento e della sua lunghezza. La punta di forma ovale garantisce un suono scuro e pieno, soprattutto sui piatti.

Promark 5A Firegrain

La Classic 5A è disponibile anche nella versione FireGrain, sempre in legno di hickory, dalle identiche dimensioni e punta, ma dal peso appena superiore (circa 45 gr.), rese più ‘dure’ e resistenti all’uso perché sottoposte a un processo di tempra ad altissime temperature. Dal caratteristico colorito più scuro, non offrono alcuna differenza né al tatto né nel suono rispetto al modello di base; la grossa differenza la fa la maggiore durata della bacchetta, una caratteristica  che può essere verificata solo con l’uso e con il tempo.

Per maggiori informazioni su queste bacchette ProMark, vi ricordiamo che sono distribuite in Italia da Bode S.r.l.