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Dietro al mixer del Perigeo, leggenda jazz-rock anni ’70

Iera sera a Firenze l'attesissima reunion del Perigeo, gruppo Jazz-Rock italiano storico degli anni '70, noi eravamo presenti e abbiamo sbirciato dietro il banco mixer.

Iera sera a Firenze l’attesissima reunion del Perigeo, gruppo Jazz-Rock italiano storico degli anni ’70, noi eravamo presenti e abbiamo sbirciato dietro il banco mixer.

Si riunisce il Perigeo, una delle band più mitizzate degli anni ’70, forse meno famose ai più rispetto a colleghi come PFM e Area, ma non per questo meno dotata, capace all’epoca di sfornare perle come Abbiamo tutti un blues da piangere, Geneaologia o La Valle dei Templi, che contiene una dei temi musicali più famosi della discografia italiana.

In quegli anni il Jazz-Rock era portato avanti da colleghi inglesi e americani dai nomi altisonanti, come ad esempio Weather Report o Soft Machine, ma il nostro Paese era una vera fucina di talenti sia per quanto riguarda questo genere che per il Progressive Rock, due strade musicali che spesso si incrociavano e si influenzavano l’un l’altra.
E così, ieri sera i membri originali del Perigeo si sono ritrovati sul palco di Piazza Santissima Annunziata, nella rassegna di concerti organizzata dal MusArt Festival, per far rivivere i loro maggiori successi. E ci sono riusciti, eccome se ci sono riusciti, davanti a un pubblico che ha giustamente omaggiato il tutto con una standing ovation.

Un concerto in cui le sorprese non sono mancate, tra cui un brano finale in cui sul palco è spuntato anche Danilo Rea, a sua volta in concerto (sold out) stasera per lo stesso Festival fiorentino.

Potevamo quindi mancare? Certo, che no, soprattutto se vieni a sapere che dietro il banco mixer ci sarà una vecchia conoscenza di Musicoff, Andrea Pellegrini (Gavin Harrison, King Crimson, Brit Floyd).
Ne abbiamo ovviamente approfittato per fare due chiacchiere con lui a proposito dell’organizzazione tecnica di questo importantissimo concerto. Ecco quindi in esclusiva per noi musicoffili un video e a seguire alcune info tecniche sulla microfonazione utilizzata da Andrea.

Ecco quindi per i più curiosi le note tecniche mandateci da Andrea Pellegrini, in cui scopriamo nel dettaglio i microfoni che ha scelto per amplificare voci e strumenti di Giovanni Tommaso al basso, Claudio Fasoli al sax, Bruno Biriaco alla batteria, Tony Sidney alla chitarra e Claudio Filippini alle tastiere. Special guests il percussionista Alex “Pacho” Rossy e la bravissima cantante Jasmine Tommaso.

Il mixer messo a disposizione dalla produzione è stato un digitale Soundcraft Vi1, dotato di 32 canali analogici e che è stato gestito da Andrea, come avete sentito nel video, proprio “alla vecchia maniera”.
I microfoni utilizzati sono invece stati:

  • Audix Serie D sulla batteria di Bruno Biriaco
  • su quella di Pacho invece erano presenti uno Shure Beta 52 sulla cassa e un SM57 sul rullante, più due Shure SM81 posizionati con tecnica Glyn Jones
  • sempre per Pacho sulle 3 aree di piatti/effetti/gong/ tam tam appesi è sono stati usati 3 SM81, uno per ogni area (sempre aperti durante la serata) e 2 Sennheiser e906 sulle congas
  • gli amplificatori per chitarra (un Fender Deville e un Line6) sono stati ripresi anch’essi con due Sennheiser e906
  • il pianoforte prevedeva due AKG 414
  • sui sassofoni sono stati usati due radiomicrofoni Shure Beta 98
  • un Audix i5 era utilizzato in una buca solo per il monitoraggio da parte del fonico di palco (Andrea lo usava per la mandata reverbero sull’impianto)