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Still Got The Blues #9

Cari MusicOffili, buon 2016 innanzi tutto, è passato un pò di tempo dall'ultimo articolo ma ho una buona ragione: presto qui su MusicOff vedrete un po' di video della serie How to Play interamente dedicati al blues, non perdeteveli! Ecco spiegato il motivo della mia lunga assenza.

Cari MusicOffili, buon 2016 innanzi tutto, è passato un pò di tempo dall’ultimo articolo ma ho una buona ragione: presto qui su MusicOff vedrete un po’ di video della serie How to Play interamente dedicati al blues, non perdeteveli! Ecco spiegato il motivo della mia lunga assenza.

Still Got The Blues #9

Tornando a noi e a dove eravamo rimasti: si era parlato dell’importanza di sviluppare un buon tocco e di come quest’ultimo, unito ad un’ottima tecnica ritmica, renda il nostro blues playing più credibile dal punto di vista del linguaggio (senza ovviamente dimenticare la componente emotiva che in ogni stile deve essere al di sopra di qualsiasi capacità tecnica).
Come avevo scritto nel primissimo articolo di questa rubrica, non possiamo sperare di improvvisare dei soli efficaci se il nostro timing non è sviluppato. Dunque oggi vorrei iniziare a parlare di come organizzare i vostri soli unendo la parte ritmica con quella melodica, partendo da un concetto basilare in questo stile, che è quello del Call & Response.

Letteralmente il termine significa “chiamata e risposta” e si riferisce a quella caratteristica condivisa da tutti i generi musicali Afro-Americani (blues, gospel, funk, hip-hop) in cui avviene l’interazione fra due frasi melodiche distinte, dove la seconda è percepita come risposta diretta alla prima. Naturalmente in un ensemble moderno il Call & Response può avvenire non solo fra due voci ma anche fra due strumenti e persino fra band e pubblico.
La struttura di 12 misure del blues si presta benissimo a questa interazione, attraverso lo sviluppo di una frase su due misure e di una seconda frase in risposta nelle due misure successive. Il Call & Response dunque diventa un mezzo potentissimo per la costruzione dei nostri soli, perché ci consente di dare coerenza alle nostre frasi e di crearne sempre nuove suonando anche minime variazioni su quelle iniziali.

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Ho scritto per voi un breve solo in cui applico questo concetto. Vediamolo insieme nel dettaglio:

  • nelle misure 1 e 2 abbiamo la nostra frase ricorrente, che verrà ripresa con piccole variazioni nelle misure 5-6 e parzialmente nella misura 9;
  • nelle misure 3 e 4 abbiamo la nostra risposta che, come vedete, non deve essere necessariamente articolata come la prima, l’importante è che sia coerente con la frase precedente;
  • nelle misure 7 e 8 abbiamo una seconda risposta, simile alla prima ma più decisa a livello di intenzione;
  • nelle misure 10-11-12 troviamo una nuova frase che sottolinea il turnaround e dunque la ripartenza di un eventuale secondo chorus.

Una volta assimilato questo breve solo, cercate di crearne uno vostro prendendone spunto e applicando il Call & Response così come abbiamo sintetizzato nello schema. Nelle prossime puntate vedremo altri espedienti, melodici e non, da utilizzare sui soli.

Buono studio e come sempre, Long Live the Blues! 

Fabiana Testa

Still Got The Blues #9