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Robert Wyatt – Rock Bottom

Il batterista, cantante e soprattutto regista del lavoro dei Soft Machine è reduce da un'esperienza che segnerebbe la vita di chiunque: durante una festa, a casa della poetessa Lady June, dopo aver bevuto più di un bicchiere di troppo, si lancia fuori da una finestra al quarto piano e rimane paralizzato su una sedia

Il batterista, cantante e soprattutto regista del lavoro dei Soft Machine è reduce da un’esperienza che segnerebbe la vita di chiunque: durante una festa, a casa della poetessa Lady June, dopo aver bevuto più di un bicchiere di troppo, si lancia fuori da una finestra al quarto piano e rimane paralizzato su una sedia a rotelle. Ormai impossibilitato a suonare la batteria, si concentra su tastiere e voce; fino a quel momento un po’ trascurate. Intanto il suo secondo gruppo, i Matching Mole, traslitterazione francesistica dei Soft Machine, si disgrega. Wyatt, dopo una lunga degenza in ospedale, riesce a superare il trauma ed inizia la sua carriera da solista. Il terribile incidente di cui e’ vittima gli fornisce l’ispirazione per 6 meravigliose canzoni, che rientreranno in un nuovo genere, figlio sempre del progressive rock, denominato rock “patafisico”, ovvero un insieme di sonorità alternative, dove spicca la sua voce che traccia melodie a dir poco insolite ed ipnotiche.A dargli una mano in questa nuova avventura ci sono gli amici, che nello stesso tempo, guarda caso, sono tra le figure più ammirate del rock di tendenza. Iniziando dal produttore dell’album, Nick Mason (batterista dei Pink Floyd), per arrivare ai contributi di altri musicisti, Hugh Hopper, Richard Sinclair, Fred Frith, Ivor Cutler e Mike Oldfield.Il successo di Rock Bottom lo porterà di nuovo in giro e ancora sul palco per delle collaborazioni con Slapp Happy ed Henry Cow. Un disco imperdibile!

  • Sea Song
  • A Last Straw
  • Little Red Riding Hood Hit The Road
  • Alifib
  • Alife
  • Little Red Robin Hood Hit The Road
  • Casa discografica: Virgin
    Anno: 1974