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Prog. Una suite lunga mezzo secolo

Donato Zoppo è cresciuto con i cantautori italiani e non ne fa mistero alcuno, non conosce l'inglese e non lo nega, anzi ci avvisa che scrivere questo "Prog. Una suite lunga mezzo secolo" non è stato certamente un esercizio facile. 350 pagine di grande formato per un saggio più che rigoroso che abbraccia quarantanni

Donato Zoppo è cresciuto con i cantautori italiani e non ne fa mistero alcuno, non conosce l’inglese e non lo nega, anzi ci avvisa che scrivere questo “Prog. Una suite lunga mezzo secolo” non è stato certamente un esercizio facile. 350 pagine di grande formato per un saggio più che rigoroso che abbraccia quarantanni di vicende prog-rock partendo dal 1969 di “In the court of the Crimson King” e arrivando fino ad oggi. Una storia forse infinita, dopo il boom degli anni Settanta inglesi, coinvolge anche la scena europea, gettando la sua ombra lunga fino al new progressive del nuovo millennio. Fra i capitoli Zoppo ne dedica uno anche alla scena italiana, in questo caso degna di più che una sola nota. Il libro è scritto da scrittore ed è innegabile divenendo forse un libro definitivo per un genere che più di tanti altri ha segnato la storia della musica ribelle.

Donato Zoppo – Prog. Una suite lunga mezzo secolo. – Arcana edizioni