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Nuovo Hammond XK-5 portable organ

Se ci trovassimo di fronte ad un gruppo di tastieristi, giovani o attempati, bravissimi o scarsetti, e pronunciassimo le magiche parole "organo elettromeccanico", la risposta automatica quale sarebbe? Ovvio, Hammond! Ovvero le 7 lettere che per decenni hanno fatto la storia della musica, facendo sognare intere generazi

Se ci trovassimo di fronte ad un gruppo di tastieristi, giovani o attempati, bravissimi o scarsetti, e pronunciassimo le magiche parole “organo elettromeccanico”, la risposta automatica quale sarebbe? Ovvio, Hammond! Ovvero le 7 lettere che per decenni hanno fatto la storia della musica, facendo sognare intere generazioni di musicisti.

Nuovo Hammond XK-5 portable organ

Anche oggi che la tecnologia con i suoi passi da gigante ci mette a disposizione strumenti che rasentano la perfezione per quanto riguarda la riproduzione delle classiche sonorità tastieristiche, fa sempre un certo effetto vedere quel logo su uno strumento. Già, perché Hammond torna all’attacco sull’agguerrito campo di battaglia dei cloni, con un prodotto a quanto pare carico di novità: XK5, successore diretto dell’XK3 e parente stretto dei più recenti SK1 e SK2.

Nuovo Hammond XK-5 portable organ

Vediamo quali sono le novità principali. Già da un primo sguardo il nuovo modello si impone con ben quattro set di 9 Drawbars (tanti ce n’erano nei gloriosi e ricercati modelli Console) più uno dedicato alla pedaliera opzionale, il che suggerisce un approccio vicino al no-compromise in termini di fedeltà con gli originali.

Anche la meccanica waterfall è completamente nuova, e presenta un nuovo sistema di contatto multiplo (di tipo ibrido hardware/software) che simula il reale meccanismo presente sui modelli vintage, a tutto vantaggio del feeling sotto le dita. È presente anche l’ottava a colori invertiti dedicata ai preset.

Il motore sonoro è completamente nuovo, ed impiega una tecnologia mista di campionamento e modellazione fisica per riprodurre tutte le innumerevoli sfumature del suono dell’organo, fatto di Key-Click, Percussione, Vibrato/Chorus ed altri rumorini collaterali che ne determinano il carattere unico. È anche previsto un alto grado di personalizzazione di tutti gli aspetti del suono, per i più esigenti.

Completano la ricca dotazione una nuova simulazione di amplificatore rotante (Leslie ne è diventato un sinonimo) ed anche un circuito di Overdrive basato su una reale valvola 12AX7. Cosa volere di più?

I prezzi. La qualità si paga, e il blasone… pure. Per il solo XK5 (quindi manuale singolo a 61 tasti) occorre un budget circa doppio rispetto alla concorrenza diretta (€3600 contro €1800 circa). Se poi volessimo mettere le mani su un sistema completo (doppio manuale con mobile e pedaliera) beh, i prezzi non sono ancora disponibili… c’è tutto il tempo per riempire il porcellino.

Gabriele Agosta