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La Genesi del Fraseggio, di Stefano Micarelli

Cari MusicOffili, oggi andrò a recensire il nuovo lavoro di un bravissimo musicista ed artista italiano, Stefano Micarelli, socio fondatore della scuola Percentomusica di Roma, nonché storico collaboratore della rivista "Chitarre" e chitarrista tra i più apprezzati e rinomati della penisola.

Cari MusicOffili, oggi andrò a recensire il nuovo lavoro di un bravissimo musicista ed artista italiano, Stefano Micarelli, socio fondatore della scuola Percentomusica di Roma, nonché storico collaboratore della rivista “Chitarre” e chitarrista tra i più apprezzati e rinomati della penisola.

Si tratta del manuale “La genesi del fraseggio” edito da Sinfonica Jazz; come scritto dall’autore stesso si tratta di “un compendio di tecniche selezionate per lo sviluppo dell’improvvisazione e una raccolta di studi per l’assimilazione progressiva degli elementi melodici principali del fraseggio jazzistico sulla chitarra“.

La Genesi del Fraseggio, di Stefano Micarelli

Sarò molto diretto e sincero, si tratta a mio parere di uno dei migliori manuali per chitarra mai scritti in Italia.
Sempre rimanendo nell’ambito della schiettezza, questo manuale è si rivolto principalmente a tutti coloro che vogliono migliorare nell’improvvisazione del Jazz, ma è talmente completo, che posso affermare, senza margini di errore, che è il manuale adatto per chi voglia migliorare in modo significativo nello studio dello strumento anche al di fuori del Jazz; per capirci meglio è un manuale che dovrebbe studiare anche chi suona Pop, Rock o Blues.

Intendiamoci subito, non è un manuale “facile”, per approcciarvisi bisogna conoscere già bene lo strumento e l’armonia, lo stesso Micarelli elenca i requisiti che si dovrebbero avere per poter usufruire in modo totale dei contenuti del libro, e sono:

  • conoscenza della teoria di base
  • sufficiente abilità nel calcolo degli intervalli
  • costruzione e pratica esecutiva della scala maggiore, minore armonica, minore melodica, pentatonica
  • costruzione e posizioni delle triadi e accordi di settima e i loro arpeggi su tutto il manico
  • conoscenza dell’armonizzazione della scala maggiore, minore armonica e minore melodica
  • comprensione della simbologia chitarristica, sigle, diagrammi e intavolatura (tab).
La Genesi del Fraseggio, di Stefano Micarelli

Non vi spaventate leggendo tutti questi requisiti, unicamente per il fatto che chi vuole suonare la chitarra (o qualsiasi altro strumento) deve conoscere necessariamente tutte queste cose.

Il manuale si dipana attraverso vari capitoli partendo da quello relativo agli arpeggi, dove troviamo sia esercizi prettamente tecnici sia permutazioni e collegamenti tra i vari arpeggi per sviluppare un fraseggio sullo strumento. Sempre in questo capitolo si parla sovrapposizioni di arpeggio, di triadi, ed è bellissima, a mio parere, la parte sull’utilizzo degli arpeggi semidiminuiti nel blues:

Nel blues gli accordi di settima a volte, specialmente in prossimità di risoluzione (es. dal I7 al IV7), possono assumere caratteristiche di alterazione. L’arpeggio semidiminuito che parte un tono sotto dalla tonica dell’accordo (quindi su Bb7 è un Ab semidiminuito), ha il vantaggio di contenere oltre che terza e settima, anche la nona minore e la quinta aumentata. Possiamo considerare questo arpeggio come facente parte della scala minore melodica si B, che genera al VII grado l’accordo di Bb alterato (superlocrio)”.

È molto interessante poi quando l’autore parla del “targeting“, ossia l’intendere le note della triade come note di arrivo partendo dall’approccio cromatico singolo oppure da quello diatonico singolo. Il capitolo tocca anche la sostituzione di tritono e ovviamente tutti gli arpeggi per triadi e quarte.

Una delle videolezioni gratuite tratta dal canale YouTube di Micarelli

Il capitolo seguente tratta l’argomento scale; non abbiamo qui i soliti schemi e le varie posizione delle scale (schemi che peraltro sono riportati alla fine del manuale come perfetto completamento di un grande compendio), ma troveremo materiale ed esercizi su come collegare le varie scale tra di loro nei vari modi, toccando anche le scale “bepop” e lo sviluppo delle stesse.

Il terzo capitolo affronta l’argomento della pronuncia ritmica, pertanto troviamo esercizi di swing, esercizi su come suonare avanti o indietro nel tempo e gli spostamenti ritmici relativamente ad una determinata cellula melodica:

Avendo una discreta padronanza tecnica dello strumento, la capacità di controllare finemente il proprio andare a tempo può produrre dei risultati espressivi notevoli, Suonare avanti al tempo e cioè poco prima del beat porta una sensazione di fretta e di aggressività sulla nota, mentre il suonare dietro viene percepito come relax esecutivo“.

La Genesi del Fraseggio, di Stefano Micarelli

L’autore,nel capitolo successivo, parla di ear training e di intervalli, consigliando una serie di esercizi specifici per migliorarne la tecnica: “Lo sviluppo dell’orecchio è imprescindibile per arrivare ad essere un buon improvvisatore, alla capacità di ascolto corrisponde una capacità di formulare un pensiero musicale valido che è la base per uno sviluppo musicale estemporaneo. Se si capisce quello che si ascolta si riesce ad assimilare meglio e a rielaborare in maniera chiara e consapevole le idee musicali.”

Esempi di esercizi riportati sono per esempio far cantare le fondamentali degli accordi su un II-V-I, usando le possibili combinazioni ascendenti e discendenti.

L’ultimo capitolo, molto corposo, riguarda l’improvvisazione; come scrive Micarelli “lmprovvisare è un po’ come comporre, creare musica all’istante. Per creare il musicista rielabora il suo bagaglio musicale filtrato dalla propria attitudine e sensibilità musicale. Attingere da questa risorsa è tanto più facile quanto meglio gli elementi che lo compongono sono stati archiviati. Quindi per poter suonare bene è importante ascoltare bene. Ascoltare analiticamente è già uno studio. Oltre alle osservazioni tecniche un ascolto di tipo emozionale vi aiuterà sicuramente a capire la differenza tra buona e cattiva musica“.

È un capitolo dove chi vuole potrà studiare tutta la vita.

Sono presenti poi 22 standard (con CD allegato) su cui esercitarsi; divertenti i titoli degli standards che stemperano un po’ la serietà e la corposità del manuale (es. “The Boy of Ipanema”, “Bus for Alice”, “Sunday My Princess Will Smoke”, “Beauty and soul”, etc…).
Per tutti questi brani sono presenti dei modelli di assolo concepiti con una componente didattica, con difficoltà varie dal punto di vista armonico e teorico.

Nell’appendice, infine, si possono trovare tutte le diteggiature di tutte le scale principali con le armonizzazioni e i modi. Un vero e proprio prontuario di scale, arpeggi e di tutti i “riferimenti teorici da tener sempre presenti nella prassi improvvisativa”.

Una delle videolezioni gratuite tratta dal canale YouTube di Micarelli

Come detto, a mio modesto parere, si tratta di uno dei manuali di chitarra più completi ed esaustivo, lo studio assiduo e serio di questo libro apre la testa e migliora ogni singolo chitarrista, anche il più bravo, anche chi già sa suonare.
È consigliato a tutti; a chi approccia invece lo studio dello strumento ed al principiante, consiglio di raggiungere prima un livello di conoscenza minimo e poi utilizzare il libro come momento migliorativo; in ogni caso ne consiglio l’acquisto anche a loro, da intendersi come obiettivo per futuri studi.

Ritengo che, quanto più si utilizzi questo manuale, e si dedichi tempo e studio ai singoli capitoli, tanto più se ne apprezzeranno i frutti dello studio successivamente e a lungo termine. Ricordo ancora che alla fine del manuale sono presenti tutte le diteggiature delle scale principali, pertanto si tratta di un’opera completa che può soddisfare le esigenze dei più.

Infine sulla pagina facebook del libro ci sono i video della ideale prosecuzione del libro verso un percorso più avanzato e l’errata corrige del libro.

Complimenti a Stefano Micarelli e buono studio!

Francesco Savarese