HomeStrumentiChitarra - Test & DemoJim Reed “Repliche Fender Jazz e MusicMan”

Jim Reed “Repliche Fender Jazz e MusicMan”

Volevamo farvi una piccola relazione sui prodotti di un liutaio molisano che si sta affacciando sul mercato italiano con prodotti a nostro parere decisamente competitivi. Il suo nome è Jim Reed www.jimreed.it, e costruisce chitarre e bassi in modo semi-artigianale, con risultati degni di attenzione. Questa volta ci

Volevamo farvi una piccola relazione sui prodotti di un liutaio molisano che si sta affacciando sul mercato italiano con prodotti a nostro parere decisamente competitivi. Il suo nome è Jim Reed, e costruisce chitarre e bassi in modo semi-artigianale, con risultati degni di attenzione. Questa volta ci siamo concentrati sui bassi, ed abbiamo provato due suoi strumenti: una replica Jazz Bass ed una replica Music-Man, entrambi a 4 corde. Volevamo farvi una piccola relazione sui prodotti di un liutaio molisano che si sta affacciando sul mercato italiano con prodotti a nostro parere decisamente competitivi.

Jim Reed costruisce chitarre e bassi in modo semi-artigianale, con risultati degni di attenzione. Questa volta ci siamo concentrati sui bassi, ed abbiamo provato due suoi strumenti: una replica Jazz Bass ed una replica Music-Man, entrambi a 4 corde. Il liutaio in questione però propone anche alcuni prodotti di sua creazione originale e anche dei neck-thru body.

Replica Fender Jazz Bass Cominciamo con il jazz bass. Esteticamente molto simile ad un vero Fender, ad eccezione del radius, che corrisponde ad una tastiera più piatta, e alla tastiera portata a 24 tasti. Il profilo del manico invece è tipico jazz. Come legni: manico in acero, tastiera in palissandro e corpo in pino. Lo strumento si è presentato ben equilibrato, pesante il giusto a nostro parere.

Per gli amanti del look alla Pastorius, il basso era sunbrust, senza battipenna con i potenziometri cromati in stile vintage. Regolazioni standard per un jazz bass: due volumi e tono. Come al solito, prova in acustico (con il commesso che ci guardava un po’ strano, avrà pensato fossimo un po’ suonati ^__^). I legni risuonavano abbastanza bene, manico scorrevole, action settata già abbastanza bassa, ottima tastatura dal momento che nessun tasto friggeva lungo tutto il manico.

Una volta amplificato usciva un suono tipico da Jazz Bass, con la giusta mediostà, decisamente convincente.

Difetti: la tastiera portata a 24 tasti ha introdotto una criticità: i tasti aggiuntivi sono comunque inutilizzabili (a meno di suonarli in tapping), in compenso danno fastidio per suonare in slap, in quanto i p.u. sono esattamente in posizione jazz e resta poco spazio tra la fine della tastiera e il p.u. al manico; inoltre effettivamente alcune finiture non sono certo ottimali: piccoli sbavi di colla, segni di rifiniture un po’ grezze ad alcune parti lignee, tuttavia queste cose denotano anche una reale artigianalità del prodotto.

La vera forza di questo strumento? Il prezzo! Solo 270 euro (una cifra veramente interessante).Che dire… il basso in questione può tranquillamente competere con quello vero marchiato Fender, anche con i modelli made in USA; anzi, dobbiamo ammettere che suona decisamente meglio di molti Fender che abbiamo sentito suonare. Quindi, se uno non gli importa niente del nome sulla paletta ma vuole un buon Jazz Bass badando alla sostanza suono-suonabilità, questo può essere un ottimo strumento. Rapporto qualità prezzo assolutamente imbattibile.

Replica Music Man
Veniamo ora alla replica del Music Man. Anche in questo caso esteticamente lo strumento è molto fedele all’originale, di un bel colore sunbrust. Corpo in pino, manico e tastiera in un unico pezzo di acero. Prima considerazione legata alle repliche: esiste in commercio una replica ufficiale su licenza Ernie Ball, OLP per la precisione ; peccato che si tratta una replica solo nell’estetica, in quanto poi il basso è provvisto di circuitazione passiva.

In questo caso invece ci troviamo davanti ad un vero basso attivo, con il classico humbacker tipo MM (Kent Armstrong) ed equalizzazione a tre vie (alti, medi e bassi), come nell’originale (dove però l’eq. a tre vie è opzionale). Oltretutto questo basso dispone di una “chicca” in più: il volume con funzione push-pull che permette di bypassare l’eq. e mandare il p.u. direttamente all’uscita, con un maggiore segnale ed una sonorità molto interessante.

Decisamente niente male MusicOffili. Provato in acustico anche questo basso vibra piuttosto bene; la voce amplificata non dà brutte sorprese, chi cerca il suono MM in questo basso lo trova, con tutte le sue caratteristiche: un bel suono anche se non troppo versatile, ma molto sfruttabile.

Come per il modello Jazz, anche in questo caso il basso era settato con un’azione bassa che metteva in evidenza la buona costruzione del manico ed una tastatura davvero ben fatta, senza fritture (non come molti Fender nuovi che, appena abbassi l’azione, se non vai dal liutaio a farti dare una sistematina ai tasti sono una frittura mista n.d.a.).

Insomma, anche in questo caso valgono le considerazioni fatte per il modello Jazz Bass. Il suono MM c’è, il prezzo è molto contenuto (300 euro), la qualità complessiva è ottima per il prezzo. Come sempre le pecche sono solo di rifinitura e non pregiudicano in nulla la sostanza dello strumento.
Giudizio complessivo: strumenti consigliati per chi non bada al nome ma vuole sostanza a prezzo contenuto.