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Jazz… ma non troppo! #4

Cari MusicOffili, siamo arrivati oramai al quarto appuntamento di questa rubrica simpaticamente chiamata "Jazz ma non troppo" e spero vi stia interessando sempre di più, poiché andremo man mano crescendo non solo nel numero degli articoli, ma anche con la complessità degli argomenti man mano che gettiamo le basi per

Cari MusicOffili, siamo arrivati oramai al quarto appuntamento di questa rubrica simpaticamente chiamata “Jazz ma non troppo” e spero vi stia interessando sempre di più, poiché andremo man mano crescendo non solo nel numero degli articoli, ma anche con la complessità degli argomenti man mano che gettiamo le basi per uno studio proficuo e graduale. In questo articolo parleremo delle forme CAGED e della loro applicazione nei brani; di questo parlò anche Joe Pass creando un apposito metodo, noi vedremo gli esempi in C Maj e poi trasporteremo le posizioni in tutte le altre tonalità cambiando anche la natura dell’accordo, modificandone la diteggiatura. Logicamente, in un articolo non si possono scrivere tutte le posizioni degli arpeggi in forma CAGED (Maj, min, aug, 7, etc…), esistono dei metodi appositi con tutte le mappature o semplicemente apprendendo il discorso ce le ricaveremo da Soli.
Tuttavia a fondo pagina vi allego una slide con tutte le forme CAGED, spero vi sia utile. La denominazione “CAGED” deriva dalle omonime forme degli accordi in prima posizione, ovvero Do, La, Sol, Mi e Re. Tuttavia tali forme ci permettono di eseguire note di stessa altezza con diteggiature differenti come ad esempio un CMaJ7, forma di C o forma di G, noteremo che la nota di partenza sarà il Do centrale del pentagramma in chiave di violino, come nell’esempio sotto:Ecco un sintetico specchietto sui gradi della scala diatonica: Il brano in esame sarà Il grande classico “Autumn Leaves” (Joseph Kosma). Buon lavoro,Eupremio Ligorio