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Il suono del chitarrista #2

Ciao MusicOffili, oggi continuiamo a parlare della creazione di un suono base che possa essere adatto alla maggior parte delle situazioni che ci troveremo ad affrontare durante i live e in studio di registrazione. Come spiegato nell'articolo precedente un set up di effetti composto da compressore, un paio di

Ciao MusicOffili, oggi continuiamo a parlare della creazione di un suono base che possa essere adatto alla maggior parte delle situazioni che ci troveremo ad affrontare durante i live e in studio di registrazione. Come spiegato nell’articolo precedente un set up di effetti composto da compressore, un paio di overdrive diversi, un effetto per le modulazioni ed un delay è più che sufficiente per ottenere sonorità professionali e spaziare attraverso varie tipologie sonore.

Vi propongo 7 esempi di suono ottenuti con tale setup di effetti, tutti registrati live con uno Zoom H1Per l’amplificazione ho usato lo Z18 Mezzabarba, presente in tutte le registrazioni, e il suono è stato reso stereo con l’aggiunta di una cassa 2×12 e preamplificatore separato. La catena di effetti prevede compressore ottico Ob1 Strymon, Secret 1 overdrive, OD Box Masotti, Ola Chorus/Tremolo Strymon, e Timeline Delay Strymon.

Il primo esempio è un suon clean di accompagnamento utile per le situazioni Pop o Rock moderne, pertanto gli effetti usati sono una punta di compressore, il chorus e il delay, registrato live e stereo. La chitarra utilizzata è una Stratocaster con pickup Lollar Special S, e il pickup utilizzato è il neck.

Il suono del chitarrista #2

Il secondo esempio sempre registrato stereo è un esempio di un suono crunch, in questo sample ho usato il Secret 1 con overdrive posizionato a ore 8:45 per cui davvero una punta e basta; inoltre è stato utilizzato l’Ola Strymon come Vibrato-Tremolo e il Delay per dare spazio al suono. Si tratta di un arrangiamento per chitarra del brano “Bridge Over Troubled Water”, ma questo suono può essere utilizzato non solo nel blues, ma anche ovviamente nel Pop e nel Rock anche più spinto.

Ricordatevi che da una base di un suono si possono creare a catena tante soluzioni sonore in più e più adatte all’esigenza del momento.
Sempre Stratocaster con Lollar Special S al manico.

Il suono del chitarrista #2

Nel terzo sample ho suonato una linea di chitarra Lead, quindi un suono utile per i soli, ho utilizzato l’Od Box della Masotti e una Stratocaster con Royal Imperial Humbucker al ponte. Il suono è sempre stereo, con pochissimo delay presente solo sulle casse pilotate dal preamplificatore e non sullo Z18 che rimane dry.
Verso la fine del sample è presente una sequenza di arpeggi a quattro voci estesa su tutte e 6 le corde della chitarra, pertanto con la ribattuta della fondamentale e della terza maggiore, in una sequenza di gradi I, V, IV, V.

Il suono del chitarrista #2

Nel quarto esempio il Lead sound è arricchito dall’aggiunta del delay che ci permette di creare atmosfere più rarefatte e calde, senza perdere però l’intenzione aggressiva e decisa della chitarra solista. Questo è un suono molto usato nel  Rock e Pop moderni, ed è utile per ottenere suoni melodici mantenendo l’aggressività del suono distorto allo stesso tempo.
È stato utilizzato sempre l’OD Box Masotti insieme al delay e una punta di compressore, improvvisando sul modo frigio Am. 
La chitarra è la Stratocaster con l’utilizzo del Lollar Special S single coil al manico.

Nel quinto esempio sentirete come sia possibile ricreare con solo questa catena di effetti alcuni dei suoni più famosi che hanno fatto la storia del Rock. In questo caso il riff di “Run Like Hell” dei Pink Floyd. Ma è possibile davvero creare un’infinità di suoni diversi solo lavorando sugli effetti a disposizione.
Gli effetti usati sono: compressore, overdrive Secret 1, una punta di chorus e il delay, tutto in stereo. Lollar pickups posizione tra neck e middle.

Il suono del chitarrista #2

Nel sesto esempio ho voluto suonare la chitarra totalmente dry, con l’aggiunta solo di una punta di compressore ed è per farvi sentire come senza alcun effetto sia possibile ricreare ambienti vicini al blues/jazz solo con la dinamica della plettrata e non perdendo mai il groove del brano in questione. Come esempio ho suonato l’inizio di un mio arrangiamento per chitarra del brano “All Blues” di Miles Davis.
Sempre suono stereo e pickup Lollar Special s al manico della Stratocaster.

Il suono del chitarrista #2

Nell’ultimo esempio ho suonato un riff di chitarra rock utilizzando l’OD Box, sfruttandone un’altra configurazione di shape, e una Suhr Modern Satin con humbucker al ponte, è un suono molto utlizzato dagli anni ’80 in poi e molto americano, che può essere utilizzato come base per ottenere suoni più aggressivi o più morbidi a piacimento.

Bene ricordatevi che tutti gli esempi sono stati registrati live con uno Zoom H1, senza alcuna sovraincisione proprio per farvi sentire il suono reale nudo e crudo senza trucchi e ritocchi, con tanto di imprecisioni di sorta.
Cosa più importante ancora, ricordate che tutti i suoni cui avete dedicato il vostro ascolto (e vi ringrazio) sono da intendersi come basi di lavoro per sviluppare o modificare il suono secondo le vostre esigenze più specifiche, e soprattutto per far sentire come dall’utilizzo di solo 3/4 effetti si possono creare tante sfumature sonore.

A presto con nuovi suoni e buona musica!

Francesco Savarese