HomeStrumentiChitarra - DidatticaEssential technique #2 – Legato workout

Essential technique #2 – Legato workout

Ciao MusicOffili e bentrovati a questo secondo appuntamento sulla chitarra shred/fusion, nella scorsa puntata avevamo iniziato a descrivere ed applicare alcune combinazioni attraverso l'utilizzo della tecnica del legato, in modo propedeutico; nonostante avessimo avuto un approccio  agli esercizi con la dovuta caut

Ciao MusicOffili e bentrovati a questo secondo appuntamento sulla chitarra shred/fusion, nella scorsa puntata avevamo iniziato a descrivere ed applicare alcune combinazioni attraverso l’utilizzo della tecnica del legato, in modo propedeutico; nonostante avessimo avuto un approccio  agli esercizi con la dovuta cautela, non eseguendo quindi le combinazioni velocemente, abbiamo notato la difficoltà di alcune di esse per il numero di note da eseguire per ogni corda. L’idea è stata appunto quella di arrivare ad eseguire gli esercizi della scorsa volta con l’utilizzo del metronomo aumentando di due/tre punti il metronomo gradualmente durante la settimana. Questo aspetto è di fondamentale importanza,per prima cosa bisogna riscaldarsi adeguatamente anche senza strumento per almeno 10 minuti, per non rischiare di farci male.Secondo punto: se dovessimo partire, ad esempio, da una velocità base di 60 BPM, aumentiamo il metronomo di pochissimi punti a settimana accertandoci di ottenere piena pulizia del suono, note perfettamente omogenee. Nella fattispecie,la tecnica del legato come dicevamo, ha bisogno di più sforzo per ottenere maggior risultato/maggiore pressione delle dita sui tasti, quindi poter ottenere di conseguenza in modo graduale una maggiore fluidità.Non avrebbe senso se oggi dovessimo studiare questi esercizi a 60 BPM e domani aumentarli ad 80 BPM. Ha più senso e si trarrebbero maggiori vantaggi se aumentassimo pian piano, senza accorgercene avremmo nell’arco di breve tempo dei risultati molto soddisfacenti. Un’ultima cosa importante a mio avviso, è quella di studiare costantemente questi esercizi e quelli della scorsa lezione se si vogliono ottenere davvero dei grandi risultati.Fatta questa premessa andiamo adesso a vedere quali sono i prossimi da affrontare. Ho preso come riferimento la scala ionica di GMaj con riferimento tonica sul terzo tasto sulla nota E basso. Ho voluto eseguire questi esercizi, che sono per certi versi l’applicazione  musicale dei propedeutici in precedenza, sulla scala lata tre note per corda.La scala tecnicamente si estende in modo semiobliquo e va a toccare tre ottave in riferimento alla tonica (G in questo caso). In successione abbiamo tonica sul primo dito sulla corda E basso, Tonica sul secondo dito sulla corda D, Tonica sul terzo dito sulla corda B. Importantissimo focalizzare le toniche di riferimento sempre, anche per un discorso legato all’improvvisazione. La Tonica infatti è un tono neutro ed insieme al quinto grado definisce la tonalità, non crea problemi, i toni Guida che sono terzo e settimo grado stabiliscono l’identità del modo (maggiore o minore), le tensioni diatoniche 9-11-13 stabiliscono l’estensione del modo, le tensioni o gli abbellimenti della scala stessa.Questi esempi possono essere trasportati in tutte le tonalità. Sul primo esempio dunque notiamo due diverse combinazioni che si alternano simultaneamente tra una corda e l’altra.Il secondo esercizio è identico, però stavolta collega attraverso le corde E basso e E cantino tutte le posizioni della scala di G maggiore estese su tutta la tastieraIl terzo esercizio pur mantenendo la stessa combinazione, si estende per ogni posizione della scala su tre ottave.L’ultimo esercizio è un vero e proprio fraseggio costruito sulla scala dorica di A, dove in fase ascendente si muove sulle combinazioni viste fin’ora in aggiunta ad alcune della lezione precedente. In fase discendente il fraseggio risale sulla forma Ionica di G Maggiore per andare a finire sul terzo grado maggiore di G, ovvero la nota B. Consiglio di imparare  questo fraseggio dividendolo in parti, studiando dapprima la fase ascendente gradualmente e poi la fase discendente.Una volta eseguito correttamente con l’aiuto sempre del metronomo, provate ad utilizzarlo  su delle basi ed ovviamente mentre suonate con la vostra band!
Spero possa essere utile per arricchire il vostro linguaggio; sperimentare comunque, prendere spunto e fare di tutto ciò del materiale proprio è fondamentale! Per cui vi lascio studiare e vi auguro un buon lavoro!Ciao amici e alla prossima!Bruno Monello