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Dave Matthews Band – Everyday

Chi si aspettava un album che suonasse alla "Davematthewsband" rimarrà deluso; chi invece si aspettava qualcosa di diverso dalla "Davematthewsband" verrà accontentato. Già dal primo ascolto ci si accorge che qualcosa (o forse più di qualcosa) è cambiato.Le chitarre acustiche e il sax che avevano caratterizzato gli

Chi si aspettava un album che suonasse alla “Davematthewsband” rimarrà deluso; chi invece si aspettava qualcosa di diverso dalla “Davematthewsband” verrà accontentato. Già dal primo ascolto ci si accorge che qualcosa (o forse più di qualcosa) è cambiato.Le chitarre acustiche e il sax che avevano caratterizzato gli album precedenti lasciano il posto a riff di chitarra sporchi e suoni grezzi. Everyday dà la sensazione di un gruppo nuovo, con idee nuove.Non ci sono più brani di oltre sette minuti con violini e sax ad improvvisare, ma come spiega lo stesso Dave Matthews in varie interviste rilasciate, qualcosa doveva cambiare. Prima di cominciare il progetto di Everyday, il leader della band stava lavorando sopra a dei pezzi con sonorità cupe e testi piuttosto negativi, tanto che, quando presentò le session ai discografici, quest’ultimi non furono molto entusiasti e Dave si rese conto che quelle canzoni suonavano veramente tristi.Ma alcune, secondo lui, erano veramente belle, in particolar modo Grace Is Gone.Dave non attraversava un bel periodo e di riflesso le sue canzoni non potevano suonare come un inno alla vita.Così l’uscita del disco venne rimandata e il produttore cambiò da Steve Lillywhite a Glen Ballard, già tutore della Morrisette e dei No Doubt. Il pezzo che avrebbe poi dato il titolo all’album, Everyday, fu composto dopo il primo incontro di Glen con Dave.Come afferma il leader della band, Glen riuscì a tirargli fuori quella creatività che credeva di aver perso.Si sentiva libero, senza più zavorre che lo ancoravano a terra.La mano di Glen Ballard in questo disco si vede, ma soprattutto si sente: è lui che ha consigliato alla band assoli più corti e più ricerca nei suoni, così che il disco avesse una sua identità precisa in studio e una carica esplosiva e liberatoria nelle performance dal vivo. Oggi come oggi, Dave è pieno di gratitudine nei confronti di Glen Ballard e se la sua vita non è finita in un tunnel lunghissimo come quello dell’alcool, è grazie a lui.Si doveva cambiare e si è cambiato: nuovo sound, nuovo produttore e nuova Dave Matthews Band. Gli amanti della “vecchia DMB” hanno due scelte: o gustarsi tutto quello che c’è di nuovo con la stessa inconfondibile voce di Dave, oppure attaccarsi ai ricordi, sperando in un futuro che la band torni al passato.

  • Did It
  • When The World Ends
  • The Space Between
  • Dreams Of Our Fathers
  • So Right
  • If I Had It All
  • What You Are
  • Angel
  • Fool to think
  • Sleep to dream her
  • Mother father
  • Everyday
  • Casa discografica: BMG Entertainment
    Anno: 2001