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Basso – 4 corde in 5… il 5/4

Ciao a tutti amici e colleghi bassisti di MusicOff, in questo articolo ci occuperemo di tempi dispari, nello specifico interpreteremo ritmicamente il 5/4, analizzando le suddivisioni metriche più comunemente usate nei vari stili musicali.Per quanto tempi semplici come il 4/4 e il 3/4 o composti come il 6/8 e il 12/8,

Ciao a tutti amici e colleghi bassisti di MusicOff, in questo articolo ci occuperemo di tempi dispari, nello specifico interpreteremo ritmicamente il 5/4, analizzando le suddivisioni metriche più comunemente usate nei vari stili musicali.
Per quanto tempi semplici come il 4/4 e il 3/4 o composti come il 6/8 e il 12/8, siano predominanti in pressoché tutta la musica, non è così raro incontrare brani interamente o parzialmente in 5/4.
A tal proposito, ho scelto di esaminare cinque brani piuttosto noti, che utilizzino almeno in parte misure in 5:

  • Take Five – Dave Brubeck
  • Seven Days – Sting
  • Mission Impossible Theme – Lalo Schifrin
  • White Room – Cream
  • Long As You’re Living – Julian Priester – Tommy Turrentine (Max Roach Quintet)

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Take Five è probabilmente il più noto dei brani sopra elencati, vi propongo una breve trascrizione esemplificativa di come si muove il contrabbasso su questo 5/4:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

Come potete notare dal semplice movimento del contrabbasso, in questo brano il 5/4 è suddiviso in un 3+2; i primi tre quarti sono suonati con una minima col punto sulla tonica dell’accordo, gli ultimi due vengono marcati con due semiminime sulla dominante.

Non meno nota, anche se relativamente più recente, è Seven Days di Sting. Anche in questo caso il movimento ritmico del basso è piuttosto semplice:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

La suddivisione della misura in 5/4 è ancora riconducibile ad un 3+2, i primi tre quarti vengono scanditi da due semiminime col punto (tonica – quinta), i due quarti restanti sono occupati da una pausa. Ascoltando il brano potrete notare come la stessa divisione ritmica viene mantenuta anche nelle sezioni successive; sul ritornello viene semplicemente eliminata la pausa lasciando risuonare la seconda nota della misura.

Davvero molto famoso è il tema di Mission Impossible, la cui linea di basso principale è:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

Di nuovo un 3+2, non a caso perché è la suddivisione di misura più comune riferita al 5/4, in questo caso vengono marcate sia le due semiminime col punto (già incontrate in Seven Days) a ricoprire i prime tre movimenti che i due quarti restanti. Nella sua completezza questa è certamente una delle scansioni ritmiche che troverete più frequentemente utilizzate sui tempi in 5.

Ho scelto di prendere in esame White Room dei Cream, anche se in effetti in questo brano troviamo misure in 5/4 solo sull’intro, riproposto poi nel corso del brano. Inoltre il basso esegue solo note lunghe a partire dal primo movimento; è però interessante analizzare la figura ritmica eseguita sui tamburi:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

Per ultimo ho tenuto un brano meno noto e un po più elaborato, Long As You’re Living, contenuta nell’omonimo album del 1960 di Max Roach:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

Riff di basso certamente più movimentato dei precedenti, anche solo per il bpm superiore, poi notevolmente elaborato nel corso dell’esecuzione:

Basso - 4 corde in 5... il 5/4

Per praticità e chiarezza ho preso in esame solo i passaggi principali dei brani scelti, riportandoli tutti alla tonica Do. Non ho volutamente trascritto accuratamente le linee di basso, in quanto al nostro scopo è utile prendere confidenza con gli andamenti ritmici dei brani senza dover far attenzione, per il momento, a tutti i passaggi armonici.
Vi invito però ad approfondire l’argomento lavorando sui brani originali e studiandoli con il metronomo.

Alcuni di voi noteranno una certa difficoltà a sentirsi a proprio agio sui tempi dispari, ma è solo una questione di pratica ed abitudine; inizialmente la problematica maggiore sarà quella di tendere a tornare al 4/4, tempo a cui siamo certamente più abituati.
Quello che posso consigliare, in base alla mia esperienza, è di evitare di contare ma cercare di memorizzare le divisioni ritmiche, cantandole ripetutamente fino a farle diventare per voi naturali. Solo a quel punto potrete iniziare a suonarle sul vostro strumento!

Buon divertimento!
Alessandro Cefalì