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Astoria – Gli studios di David Gilmour

Una sbirciatina in casa Gilmour

Nel 1911 il famoso impresario di music hall Fred Karno, che aveva nella sua scuderia artisti del calibro di Charlie Chaplin e Laurel & Hardy (Stanlio e Ollio), realizzò un suo sogno, varando la miglior casa galleggiante per i suoi tempi; l’aveva progettata per essere estremamente elegante e raffinata, con pannelli in mogano e sale per gli ospiti, e per diventare di notte luogo di feste ben illuminate durante le quali un’orchestra di ben 90 elementi suonava sul ponte superiore per deliziare i passeggeri a bordo.

Dal 1926 al 1950 la proprietà passò a Vesta Victoria, quindi venne acquistata da Sir James Greenwood, finché nel 1986 è stata adattata per la composizione e la registrazione dal suo nuovo proprietario, il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour, ormeggiata sul fiume Tamigi vicino a Hampton, Middlesex. Gilmour acquistò la barca perché aveva trascorso metà della sua vita in studi di registrazione senza finestre e senza luce naturale, una situazione un po’ claustrofobica, come ammesso anche da altri artisti quali Jimi Hendrix e Peter Gabriel, e desiderava comporre e registrare con una visuale più rilassante; l’Astoria è stata scelta perché dotata di molte finestre e con uno splendido scenario.

L’anima di Astoria è Phil Taylor che ha lavorato per i Pink Floyd e David Gilmour ininterrottamente da quando aveva 22 anni di età; infatti è stato dal 1974 l’unico backliner a tempo pieno, responsabile di chitarre, tastiere, basso e batteria. Ha lavorato per tutti i progetti di Pink Floyd e di David Gilmour per oltre tre decenni. È stato direttore di produzione e responsabile tecnico della chitarra per i tour solisti di David nel 2001/2002, per il suo tour On An Island nel 2006 e per la reunion dei Pink Floyd nel 2005 in occasione del Live8.

Forte di questa profonda e pluriennale conoscenza personale, nel 2008 ha scritto il best-seller The Black Strat, dedicato proprio allo strumento di Gilmour.Nei suoi scritti descrive Astoria come uno degli studi di registrazione tecnologicamente più avanzati del mondo con un’atmosfera idilliaca che è perfettamente in linea con la sua infrastruttura tecnologicamente superiore e veramente hi-fi grazie anche al cablaggio con 23 chilometri di cavi olandesi della Van den Hul.
Il primo studio personale di David era composto da un mixer Allen & Heath, tre Revox A77 ed un registratore a nastro Brenell 8 tracce su 1″, poi il mixer fu sostituito da un Soundcraft 2400 ma per Astoria la scelta ricadde su una console DDA AMR24. Dopo la registrazione di The Divison Bell, Andy Jackson chiese un mixer con automazione e fu acquistato un Amek Hendrix 56 canali, ma l’automazione lasciava a desiderare (l’automazione originale era su Atari, poi aggiornata su PC) quindi si decise di prendere una console Neve 88R che proveniva dagli Eel Pie Recording Studios di un altro famoso chitarrista…

I monitor dello studio erano una coppia di UREI 813 con crossover elettronici esterni ed amplificatori Phase Linear (un’azienda USA famosa negli anni ’70 per i suoi amplificatori hi-fi di potenza elevata), ma nella nuova regia non soddisfacevano quindi furono presi monitor ATC 200 (azienda all’epoca appena fondata), poi furono fatte prove con ATC 300, Genelec, KRK, PMC, e altri, fino a scegliere un sistema 5.1 basato su due SCM150ASL modificati per sinistra e destra, un ATC SCM150ASL come canale centrale, posto sopra un subwoofer ATC SCM0.1-15 e due monitor surround ATC SCM50ASL.

In studio sono presenti anche diversi monitor near-field come Yamaha NS-10 ed Auratone ed un “giamaicano” (per gli amanti dello slang statunitense: ghetto blaster) JVC, offrendo un’ampia scelta a chi lavora nella regia dello studio. Il design acustico è stato fatto con il supporto di Nick Whitaker, una ingegnere acustico indipendente e gran parte delle attrezzature è stato consigliato dai fonici James K.A. Guthrie ed Andy Jackson. L’Astoria è dotato di una gamma completa di outboard prestigiosi fra i quali spiccano i compressori valvolari Pye ed EAR 660 e gli equalizzatori valvolari EAR825, oltre a ben tre registratori analogici multi-traccia Studer A827 ed un Ampex ATR-100, che sono stati modificati dal mitico Tim de Paravicini.

Nell’Astoria sono state registrate molte tracce di A Momentary Lapse Of Reason e di The Division Bell, insieme a trace dell’album solista di Gilmour On an Island e vi sono stati missati Delicate Sound of Thunder e Pulse, il film Pulse, il DVD Remember That Night e Live in Gdansk del 2008 e il da poco pubblicato Rattle That Lock. Quest’ultimo lavoro è stato registrato sia in Astoria che nel nuovo studio Medina, ossia i locali adibiti alla registrazione nella grande casa che David ha acquistato nel 2009.