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Amplificatori – Mesa Boogie “Dual Rectifier”

Fermo restando che per godere veramente delle capacità di questa testata l'unica via sicura è quella di provarla con le proprie mani, vedremo ora insieme quali sono le caratteristiche che la rendono uno fra gli strumenti più usato in campo professionale sia in studio che live. Cominciando dal pannello frontale, trov

Fermo restando che per godere veramente delle capacità di questa testata l’unica via sicura è quella di provarla con le proprie mani, vedremo ora insieme quali sono le caratteristiche che la rendono uno fra gli strumenti più usato in campo professionale sia in studio che live.
Cominciando dal pannello frontale, troviamo i controlli totalmente separati dei due canali (gain, treble, bass, mid, presence, master) più la regolazione del loop degli effetti (parallelo e attivo, vero fiore all’occhiello della testata, di cui parleremo in seguito): come in tutti gli amplificatori di buon livello i controlli dei toni sono attivi e questo significa che anche un movimento di UNA sola tacca può modificare profondamente la timbrica del suono, essendo controlli di toni di ottima qualità che lavorano molto bene. Analisi tecnica Se diamo un’occhiata al pannello posteriore troveremo, da sinistra a destra:

  • Channel select: i due canali sono switchabili sia manualmente sia tramite footswitch con ben due prese, una frontale e una nel posteriore
  • Orange channel gain switching: per chi invece di un canale pulito e un distorto preferisce avere un canale crunch ed un distorto… essendo la testa valvolare si riesce ad ottenere un suono crunch molto dinamico che a seconda della “botta” con cui si suona, acquista più o meno gain)
  • Channel Style select: qua la Mesa Boogie ci stupisce con la tecnologia Channel Cloning ™ che permette di “clonare” uno dei due canali sull’ altro per apportare delle modifiche ad esempio sull’equalizzazione e basta; in tal modo potremmo avere due canali “uguali” ma che differiscono per la linea di eq!!
  • Fx Loop: questo è il loop degli effetti, parallelo, utilissimo poiché essendo attivo si può anche utilizzare come master generale comprendente i due canali + eventuali fx
  • Slave: classica uscita slave che porta il suono della sezione pre
  • Loop Select: questa interessantissima funzione permette di decidere se il loop degli effetti sarà attivo su entrambi i canali, uno dei due a scelta oppure attivabile da un footswitch!!
  • Bias switch: regolatore di bias, indispensabile per ottimizzare il suono a seconda delle valvole montate
  • Rectifier select: selettore unicamente della serie rectifier!! Permette di scelgliere tra un paio di valvole rettificatrici 5U4 per una risposta più calda e dinamica oppure dei moderni diodi rettificatori al silicone per maggiore aggressività e potenza… ovviamente la differenza si sente solo a volumi molto elevati ma c’è e si sente!!
  • Power selector: permette di far funzionare le valvole alternativamente in schema pentodo/triodo… sostanzialmente se messo in posione bold vengono sfruttati tutti i 100w di potenza, in posizione spongy si riduce il voltaggio interno, facendo lavorare la testa come fosse circa 75w per un sound più vintage
  • Passata una visione d’insieme più tecnica passiamo ad analizzare il SUONO di questa fantastica testata… non appena inseriamo il cavo e accendiamo l’ampli sul canale pulito notiamo che alzando il volume a livelli considerevoli è leggermente rumorosa… ma non c’è da preoccuparsi, nelle intenzioni del costruttore vi era la necessità di avere un amplificatore completo da ogni punto di vista, così per ottenere dei suoni saturi più silenziosi si è scelto di sacrificare un po’ il suono pulito (notoriamente poco utilizzato dai possessori di rectifiers : ) ndP); comunque si tratta di leggerissimo rumore appena percettibile.
    Il pulito vanta dei bassi corposi (ma tutto l’ampli in realtà suona “grosso”) è una brillantezza e nitidezza degne di nota, e switchando il pulito in crunch si ha l’impressione di avere i potere sotto le dita di decidere se il suono sarà pulito o crunchato, talmente il suono è dinamico a seconda della forza imposta sullo strumento.
    Appoggiando il piede sul footswitch ci si trova a dover domare il canale distorto, dal quale è possibile ottenere pressoché qualsiasi tipo di sonorità, a patto di avere pazienza nel settaggio dell’ equalizzazione… comunque posso affermare tranquillamente che sia possibile tirare fuori dal suono di Stevie Ray Vaughan a quello di John Petrucci con tutto quello che ci passa in mezzo!!
    Tirando le somme Mesa Boogie ci offre un prodotto veramente eccelso e versatile che presenta due soli “difetti” se così vogliamo chiamarli: il primo è il fatto che come ogni ampli valvolare necessita di una buona quantità di volume (bada bene, volume, non gain!!) per suonare al meglio e 100w sono veramente tanti!! La seconda problematica è relativa al prezzo… ahimè perché non potrete avere uno di questi gioielli per meno di almeno 5 milioni e oltretutto è molto difficile trovarlo usato, chi ce l’ha non se la lascia scappare!!
    Ah, un’ultima precisazione… non sperate di trovarci il riverbero… Per ascoltare i suoni del Dual…

    Un breve assolo dimostrativo

    Mesa Boogie Dual Rectifier