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Il Mixer – Prima parte

Carissimi MusicOffili, parleremo oggi di uno dei nostri più grandi amici e compagni di giochi: il Mixer. Ognuno di noi entrando in un qualsiasi negozio di strumenti musicali ed affini ne avrà visti chissà quanti. Tutti ci saremo sicuramente stupiti davanti a mixer disseminati di "manopole, bottoni e fulcri direziona

Carissimi MusicOffili, parleremo oggi di uno dei nostri più grandi amici e compagni di giochi: il Mixer.
Ognuno di noi entrando in un qualsiasi negozio di strumenti musicali ed affini ne avrà visti chissà quanti.
Tutti ci saremo sicuramente stupiti davanti a mixer disseminati di “manopole, bottoni e fulcri direzionali” e adesso vedremo che quello stupore reverenziale è del tutto inutile.
Analizzeremo la struttura del mixer che anche se può sembrare la cosa più complessa del mondo, concettualmente non lo è.
Il mixer è composto da più moduli; tutti, e dico tutti, uguali uno all’altro.
Che siano 8, 16, 64… sarà solo un po’ più lungo, ma se impariamo a conoscerne uno, il gioco è fatto.
Questi “moduli” sono ovviamente i canali che abbiamo a disposizione sul nostro banco.
Inutile dire che più ce n’è meglio è.
Con l’unico neo che questi canali si pagano… e molto.
I mixer non si distinguono solo per il numero di canali a disposizione, ma anche per la tipologia di utilizzo per cui sono stati progettati.
Ne esistono di analogici e di digitali, di in-line e non per finire con i mixer live e studio.
Non vi stiamo a spiegare la differenza tra i primi due che comunque ci sembra abbastanza banale.
Per quanto riguarda la seconda categoria, la differenza sta nel fatto che i mixer in-line hanno la sezione dei ritorni macchina sul canale stesso (la circuiteria non è direttamente connessa, si tratta solo di una comodità strutturale che ci permette di non “allungare” ulteriormente il banco separando la sezione dei ritorni).
Abbiamo poi i mixer live che si suddividono a loro volta in due categorie: sala e palco, ed i mixer da studio ognuno dei quali adatti più ad una o all’altra situazione.
Ora se avete un mixer in casa andatelo pure a prendere per studiarcelo bene bene e a fondo. Iniziamo dagli ingressi ed uscite disponibili Nel retro del mixer, o per quelli meno professionali nella parte in alto, troviamo una serie di connettori in corrispondenza di ogni canale.

  • Connettori XLR, piu’ comunemente detti cannon, usati generalmente per la connessione di microfoni.
  • Connettori TSR, i famosi jack per intenderci, utilizzati invece per chitarre, tastiere ecc. e per gli “insert” che spiegheremo più avanti.
  • Gli ingressi e relative uscite formato Pin Jack RCA dove connettiamo registratori a cassette, lettori cd o minidisc vari.
  • Le Master Out formato XLR e TSR, dove in genere ed impropriamente vengono connessi gli speaker.
  • Le Direct Out sempre TSR, non sempre presenti sui mixer più economici, anch’esse “rimandate” ai prossimi incontri.
  • L’uscita per la cuffia.

Connettori femmina Connettori maschio Abbiamo finito di elencare quelle che sono le connessioni al nostro “giocattolone”.
Ora andremo a vedere le varie sezioni che lo compongono.
Anche per queste perdonateci se saremo piuttosto telegrafici, ma le studieremo approfonditamente nel prossimo capitolo dedicato al mixer; è una promessa =). Cominciamo dal basso questa volta Sezione fader dei canali (i fulcri direzionali per intenderci ^__^), da dove decidiamo la quantità di segnale di ogni canale che andrà nel “rubinettone” che è la sezione master fader, posizionata centralmente nei mixer molto grandi o a destra in quelli più piccini, sempre contraddistinta da controlli fader.
Alla destra di ogni fader, o immediatamente sopra, troviamo i tasti di assegnazione che ci permettono di stabilire il “percorso del segnale” (hi hi hi ve lo ricordate? ^__^) di ogni singolo canale, e quelli di MUTE e SOLO o PFL.
Salendo vediamo il controllo del Panpot e la sezione dei ritorni macchina con fader o potenziometri rotativi.
Infine ci sono la sezione delle Mandate Aux o Aux Sends e l’equalizzatore.

Prima di passare agli ultimi dettagli ridiamo uno sguardo ai nostri simpaticissimi ingressi.
Mmmm ci sono un altro po’ di pulsantini ed un rotativo…
Ah si, il potenziometro del Gain ed i selettori per le Direct Out (non abbiate freeeettaaaaa ^__^), il filtro sotto i 75Hz ed il raro switch per “scovare” i segnali in controfase.
Ci rimangono a questo punto solamente i Bus o Gruppi e la sezione dei V-Meter, gli occhietti del mixer, sempre posizionati vicino alla sezione Master Fader. Cliccate sull’immagine per ingrandirla Amici, per ora abbiamo finito.
Scommettiamo che in molti ignoravamo le potenzialità e l’importanza del mixer, nonchè il suo fascino come utilissimo strumento e complesso “giocattolino elettronico” =)
E questo non è altro che l’inizio!
Proseguiremo a parlarne nel prossimo capitolo di questo corso.
Stay tuned with MusicOff!