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Fender Jimi Hendrix Stratocaster

Qualsiasi tentativo di raccontare la figura di Jimi Hendrix non farebbe altro che ripresentare un'immagine che tutti, da un capo all'altro del mondo, hanno ben presente, in quanto rappresenta una vera e propria icona della chitarra elettrica ed, in particolare, di un modello specifico di chitarra, la celebre Fender Str

Qualsiasi tentativo di raccontare la figura di Jimi Hendrix non farebbe altro che ripresentare un’immagine che tutti, da un capo all’altro del mondo, hanno ben presente, in quanto rappresenta una vera e propria icona della chitarra elettrica ed, in particolare, di un modello specifico di chitarra, la celebre Fender Stratocaster, che da sessant’anni continua ad essere un punto di riferimento per qualsiasi chitarrista.
A parere di Jimi, solo questa chitarra riusciva ad “urlare”, soprattutto quando incontrava la furia del suo fuzz settato al massimo verso un muro di amplificatori a loro volta spremuti fino all’ultima goccia di suono, anzi, anche oltre viste le numerose voci secondo cui il suo setup fosse decisamente “ritoccato” per spingersi anche oltre i limiti imposti di fabbrica.La Stratocaster, in mano all’immenso Hendrix, non era uno strumento unico solo per l’incontro con le sue doti musicali, ma per alcune caratteristiche che, tecnicamente, hanno fatto degli esemplari da lui suonati dei veri e propri casi singoli anche all’interno della stessa produzione Fender. Difatti, come molti di voi ben sapranno, Hendrix era un chitarrista mancino, nato in un’epoca in cui le chitarre per mancini non si trovavano certo dietro l’angolo (e sicuramente non in quantità tale da star dietro alle esigenze del guitar hero americano…).
Per questo, sin dal primo esemplare imbracciato, Jimi non fece altro che girare una Stratocaster per destrorsi al contrario, trovandosi, di fatto, con uno strumento in cui molte componenti risultavano a loro volta in ordine invertito rispetto a un qualunque modello standard.Prima di tutto, le corde erano montate sulle meccaniche al contrario rispetto al normale, cosicché le più fini avevano una minore porzione di corda tra capotasto e meccanica, così da alleggerirne la tensione e rendere più agevoli i furiosi bending e vibrati di Hendrix; parallelamente, alle corde gravi era posta maggiore distanza tra alberino della meccanica e capotasto, così da essere più “tirate” e stabili, il che, soprattutto nei molti casi di accordatura mezzo tono sotto, dava alle basse frequenze del suono un carattere maggiormente definito e presente.
Le differenze rispetto a un normale assetto non finivano qui, anche il pickup al ponte, l’unico inclinato dello strumento, risultava invertito, conferendo un carattere decisamente inusuale rispetto alla tradizione, con i cantini in corrispondenza dei poli maggiormente spostati verso il manico, quindi meno squillanti del solito, e le corde dal suono più corposo invece sopra i poli più vicini al ponte.Tutte queste caratteristiche sono riprese fedelmente da questo nuovo modello ispirato al grande musicista di Seattle; lo strumento (ovviamente in questo caso per destrorsi) riporta quanto già descritto e, manco a dirlo, la paletta reverse: i pickup, invertiti, sono gli American Vintage ’65 “grey bobbin”, atti a riprodurre il vintage tone dell’epoca e, nostre mani permettendo, il sound del buon Jimi.
Last but not least, il prezzo relativamente contenuto dello strumento, che esce dalla produzione “top level” della divisione Mexico di Fender, che ci ha abituato a strumenti davvero interessanti negli ultimi anni, rendono la chitarra appetibile ed alla portata di tutti, soprattutto degli appassionati hendrixiani, principianti ed amatori compresi.Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito ufficiale di Casale Bauer, storico distributore italiano di Fender.