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ARQ, lo strumento futuristico di Zoom

ARQ è il nuovo strumento prodotto da Zoom dal design a dir poco futuristico ed ha le idee chiare su come entrare a far parte del mondo della produzione musicale in un modo del tutto nuovo, che si tratti di sessioni di registrazione o di live performance; descriverlo non è certo un compito facile, ma iniziamo pri

ARQ è il nuovo strumento prodotto da Zoom dal design a dir poco futuristico ed ha le idee chiare su come entrare a far parte del mondo della produzione musicale in un modo del tutto nuovo, che si tratti di sessioni di registrazione o di live performance; descriverlo non è certo un compito facile, ma iniziamo prima di tutto ad identificarne il core, o meglio, le due anime complementari.

ARQ, lo strumento futuristico di Zoom

Lo Zoom “ARQ Aero RhythmTrak” include in un unico mezzo tecnologico una drum machine, un sequencer, un sintetizzatore, un looper ed un controller MIDI. Come vedete, di carne al fuoco il marchio giapponese ne ha messa davvero molta.
Ma quello che il brand ci tiene soprattutto a precisare è che, citando il suo slogan, “ARQ is freedom“, cioé un approccio di piena libertà creativa alla musica in movimento, grazie al suo controller a forma di anello che può funzionare wireless via bluetooth e permette quindi all’utilizzatore di fare ogni cosa spostandosi sul palco o tra il pubblico (o semplicemente tra gli ambienti casalinghi o di studio).

ARQ è formato essenzialmente da due componenti: la base (AR-96) ed il suddetto controller MIDI (AR-96c). Nella base, che ha anche la funzione di ricarica del controller, sono incorporati 468 campioni WAV, con tonalità modificabile, 70 tipologie di suoni di sintetizzatore (con 538 diversi oscillatori) e vari effetti digitali da poter applicare ovunque a piacimento. Attraverso i due ingressi posti su di essa, si possono registrare da fonti esterne delle frasi musicali e mandarle in loop, cambiandone la tonalità, sincronizzandoli sul tempo, eventualmente riproducendoli in reverse
Come uscite audio troviamo invece i classici stereo 1/4″ per linea e cuffie. Una porta USB consente di collegare il tutto al proprio PC o Mac ed uno slot per SD Card è utile per salvare i nostri loop e pattern, per importare files audio preregistrati e ovviamente per tutte quelle operazioni di sistema come il possibile aggiornamento futuro del firmware.

Per quanto riguarda la drum machine, ARQ è dotato di moltissimi suoni editabili, organizzati in numerosi kit a seconda del genere musicale, a cui se ne possono aggiungere altri di propria creazione, completi di effetti. Tutto ciò, può essere usato live in tempo reale.

ARQ, lo strumento futuristico di Zoom

Ma il cuore del sistema è sicuramente il controller MIDI ad anello che può essere usato sulla base o portandoselo in giro grazie alla comunicazione via wireless bluetooh e che ci permette una totale indipendenza dal classico computer, così come dalle DAW e software vari. L’anello offre 96 pad, ordinati su tre file lungo i bordi, che possono operare con sensibiltà sia alla pressione che al parametro relativo alla velocity. Ognuno dei pad è visibile attraverso i led che assumono la colorazione che scegliamo.
Sappiamo già la prima domanda che tutti si faranno: “ma in modalità wireless, come faccio a evitare di premere i pad per sbaglio afferrandolo con le mani?“.
Niente paura, il controller ha un apposito rilevatore “grip detenction” che si occupa di mantenere disattivati i pad che non servono. 

Si possono quindi attivare suoni di batteria, sequenze, suoni di strumenti, ed inoltre sono presenti i tasti di rec/play/stop così come quelli di filter/delay e master FX on/off per gli effetti selezionati.
Sull’anello troviamo poi un accelerometro integrato, che ci permette di muoverlo sui tre assi e di interagire così in real time su determinati effetti.

La modalità Step Sequencer (una delle 4 possibili insieme ad Instrument, Song e Looper) ci permette di impostare e visualizzare molto velocemente i vari step sul controller. Si può arrivare a costruire ben 400 pattern ed il tutto anche in questo caso in tempo reale oppure step by step. La combinazione dei pattern è totalmente libera ed anche l’intera composizione può essere inviata ad un loop assegnato ad un singolo pad.
Un mixer on-board ci permette di gestire i volumi ed il mute/solo di ogni elemento. Possono essere riprodotte simultaneamente fino a 33 parti, ognuna modificale al volo nella timbrica con un singolo tocco.

Siamo quindi di fronte ad uno strumento per produrre musica che permette combinazioni sonore pressoché infinite, considerando sia quanto già integrato nel sistema che la possibilità di external import. Il tutto unito ad un’immediatezza d’uso che segna uno step evolutivo in più a quanto già stiamo assistendo da anni nel campo dei controller MIDI.
Per qualsiasi altra informazione vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale di ARQ Aero RhythmTrak, ricordandovi che i prodotti Zoom sono distribuiti in Italia da Mogar Music.

ARQ, lo strumento futuristico di Zoom